Rai, Pd contro i “suoi” consiglieri Tobagi e Colombo: “Si astengono sempre”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Rai, Pd contro i "suoi" consiglieri Tobagi e Colombo: "Si astengono sempre"

Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi (Foto Lapresse)

ROMA – Pd insofferente verso i consiglieri Rai in quota centrosinistra Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo. Secondo quanto scrive il Giornale, alcuni esponenti del Partito Democratico sarebbero “infastiditi” dal fatto che Tobagi e Colombo votano contro oppure si astengono su quasi tutti i provvedimenti che vengono adottati in Consiglio di amministrazione.

I due esponenti della società civile presenti a Viale Mazzini non hanno votato a favore neppure nel caso della nomina di direttori, come da ultimo Mario Orfeo al Tg1, o sul bilancio annuale 2012. Proprio in quell’occasione, riporta il Giornale, due componenti Pd della commissione di Vigilanza, Gero Grassi e Michele Anzaldi, “sono sbottati”.

Lunedì 15 luglio Grassi e Anzaldi hanno chiesto, scrive il Giornale, che

“in occasione del­l’audizione del Cda del 18 luglio il presi­dente Roberto Fico ponga direttamente ai consiglieri Colom­bo e Tobagi, come pri­mo quesito in apertu­ra della seduta, la ri­chiesta di spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato alla lo­ro astensione sul bi­lancio 2012. Si tratta di una decisione che mette con forza in di­scussione l’atto fonda­mentale dell’azien­da, il consuntivo eco­nomico”.

Interpellato a riguardo, il direttore generale Luigi Gubitosi ha detto di domandare il motivo ai diretti interessati. I quali, però, secondo quanto riporta il Giornale,

hanno in passato motivato le lo­ro decisioni sempre più o meno con le stesse giustificazioni: o questioni di metodo o di mancata trasparen­za o lamentandosi della legge Ga­sparri. Ora di fronte a un deficit an­nuale del 2012 di 200 milioni di euro e a un possibile indebitamento tra i 550 e i 600 milioni (come ammesso dal dg Gubitosi sempre in commis­sione) i democrat chiedono ai consi­glieri di “fare chiarezza”. Insomma, se c’è qualcosa che non va, è ora di entrare nel merito. Basta belle paro­le, tirate fuori le magagne, se ci so­no. O,magari,anche a sinistra,si co­mincia a pensare che non basta es­sere membri della “società civile” per assorbire competenze (televisi­ve, s’intende) non vantate dal curri­culum?