È lite continua: tasse, giustizia, privacy, sindaco di Roma, campagna elettorale a tempo indeterminato - blitz quotidiano.it (Antonio Tajani e Matteo Salvini nella Foto Ansa)
Tra Lega e Forza Italia si litiga su quella che il vice premier Matteo Salvini ha già ribattezzato “Robin Hood Tax”, l’imposta straordinaria per le banche. Da quel che si è capito, infatti, nella prima bozza della legge di Bilancio sono previsti quattro capitoli di prelievo sugli istituti di credito, anche se il testo potrebbe subire modifiche dopo i colloqui in corso con l’ABI. Le misure, secondo le prime stime, garantirebbero allo Stato un gettito di circa 4,4 miliardi di euro. Tra le principali novità: un’aliquota ridotta ma crescente (dal 27,5% al 33%) per il biennio 2026-2027 sulle riserve di capitale accumulate dopo la manovra 2023; dal 2028, in caso di distribuzione utili, scatterebbe invece l’aliquota piena del 40%. È inoltre previsto l’aumento dell’Irap di due punti per banche e assicurazioni, il rinvio di due anni delle Dta (imposte differite attive) e nuovi limiti alla deducibilità degli interessi passivi.
Il ministro dei Trasporti Salvini difende le misure sottolineando che gli istituti devono contribuire di più e avvertendo: “Se si lamentano non sono cinque ma sono sei, sono sette i miliardi di contributo delle banche alla manovra, perché tutti possono piangere tranne le banche italiane, è una cosa che non si può sentire”. Dall’altra parte della barricata, il ministro degli Esteri e il presidente di Forza Italia Antonio Tajani, che invita alla cautela: “Per quanto riguarda le banche, io non credo che si debba avere un atteggiamento punitivo”. E poi avverte: “A parte che non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre”.
E tra i due litiganti, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, noto tifoso del Southampton (rivali da sempre del Nottingham Forrest), intanto ironizza: “Robin Hood era di Nottingham, a me quelli di Nottingham mi stanno sul… e non ti dico perché”.
