Berlusconi a Tripoli: “L’Italia non è aperta a tutti, serve più rigore”

«Noi rispettiamo tutte le leggi. Se vogliamo davvero procedere a una politica vera di integrazione, dobbiamo essere rigorosi per non aprire l’Italia a chiunque».

Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi rispondendo ai cronisti sul respingimento in Libia dei 75 immigrati intercettati oggi nel canale di Sicilia, a margine della cerimonia a Shabit Jfarai, per la posa simbolica della prima pietra dell’autostrada che rappresenta una delle compensazioni per il passato coloniale italiano in Libia.

Arrivato a Tripoli, Berlusconi ha partecipato ai festeggiamenti in occasione del primo anniversario della firma del Trattato di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia. Il presidente del Consiglio è stato ricevuto dal primo ministro libico Baghdadi Mahmudi e dal ministro degli Esteri Mussa Kussa.

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