BUSH IN EUROPA: OGGI VERTICE UE-USA IN SLOVENIA, DOMANI ARRIVA IN ITALIA

Pubblicato il 9 Giugno 2008 - 23:55 OLTRE 6 MESI FA

Bush_europa Il presidente americano George W. Bush apre oggi gli incontri del suo viaggio in Europa con colloqui nel Castello di Brdo, poco fuori Lubiana, con il presidente sloveno Danilo Turk e il premier Janez Jansa. La Slovenia e’ presidente di turno della Unione Europea. Il presidente Bush partecipera’ quindi, sempre nel castello di Brdo, al vertice annuale Usa-Ue.

La delegazione europea e’ guidata dal presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso. L’Iran sara’ al primo posto della agenda del vertice, insieme all’ Afghanistan, al mutamento del clima, alle questioni economiche e commerciali Usa-Ue. Nel pomeriggio, dopo una conferenza stampa, Bush si trasferira’ a Berlino, prima tappa di un tour nelle capitali delle grandi potenze europee che vedra’ soste a Roma, Parigi e Londra prima del rientro a Washington il 16 giugno al termine di quello che e’ considerato il ‘Grande Addio’ all’Europa dell’inquilino della Casa Bianca. Bush arrivera’ a roma domani.

Prima l’incontro con Napolitano al Quirinale, poi con Berlusconi a Palazzo Chigi. Infine passeggiata con il Papa nei giardini Vaticani. Il tutto dribblando il corteo dei pacifisti e il traffico impazzito di Roma. E’ il programma della visita di Bush che atterrerà a Ciampino con il suo Air Force One. 

Il piano di sicurezza predisposto dalla questura scatterà ufficialmente domani sera: divieto di sorvolo per tutti gli aerei commerciali e per i velivoli da turismo, attuazione del piano "Jupiter" per la sicurezza aerea, tiratori scelti, uomini dei Nocs della polizia, attuazione del dispositivo "cono d’ombra" per oscurare qualsiasi impulso elettronico a distanza, rinforzata la vigilanza per gli obiettivi a rischio.

Villa Taverna. Attorno a Villa Taverna, nel quartiere Parioli, saranno rimosse le auto in sosta nel perimetro della residenza dell’ambasciatore americano. Sempre attorno a Villa Taverna dove il presidente americano alloggerà, verranno rimossi i cassonetti, sigillati tombini, controllati i palazzi attorno e bonificate strade e sottosuolo.

Il piano. Una parte del piano sicurezza è già scattato. Complessivamente saranno impegnati migliaia di uomini delle Forze dell’Ordine (tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza). Tutto il tragitto in auto che effettuerà il presidente Usa è stato già monitorati: i tombini, che consentono l’accesso nel sottosuolo della Capitale, sono già stati controllati e piombati.

Nocs. Il compito più delicato, ossia quello di scortare Bush per le strade di Roma è stato affidato ai Nocs, che accompagneranno il corteo di auto presidenziale a bordo di "Minivan". A distanza, invece, gli agenti della Digos e del reparto Scorte.

Roma e il traffico. La capitale, però, non dovrebbe subire l’intasamento che è stato registrato per il vertice alla Fao la settimana scorsa. Il traffico, infatti, sarà bloccato a ‘soffietto’, una piano già sperimentato per l’ultima visita di Bush a Roma. Le strade, mano mano che il corteo presidenziale avanza, saranno chiuse e riaperte immediatamente dopo il passaggio. A questo compito, oltre alle forze dell’ordine, saranno impiegati i vigili urbani. In questo caso scatterà per una manciata di secondi anche la ‘zona d’ombra’, ossia quel meccanismo che mette momentaneamente fuori uso qualsiasi dispositivo elettronico a distanza.

‘No flying zone’. Lo spazio aereo su Roma sarà chiuso a qualsiasi volo commerciale e turistico per l’intera permanenza del presidente Usa. Fanno eccezione i voli di linea e i mezzi delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco o della Croce Rossa. Inoltre, all’aeronautica è delegato il compito della sicurezza aerea, con l’attuazione del piano "Jupiter" che prevede anche l’impiego dei caccia intercettori in caso di violazione dello spazio aereo.

Massima vigilanza. Le misure di sicurezza per gli obiettivi più a rischio saranno intensificate. Primo fra tutti, Pizza San Pietro, dove Bush si recherà per incontrare in Vaticano Papa Ratzinger. Massima vigilanza, inoltre, l’ambasciata americana di via Veneto e la residenza dell’ambasciatore a Villa Taverna.

Il programma. Secondo il programma fornito dal cerimoniale americano il presidente Bush, arrivando a Ciampino nel tardo pomeriggio di mercoledì, andrà direttamente a Villa Taverna e non avrà nessun impegno ufficiale. Giovedì invece incontrerà il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Venerdì mattina è previsto l’incontro in Vaticano con il pontefice.

La visita in Vaticano. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha spiegato la straordinaria accoglienza ricevuta dal Papa a Washington ha suggerito una "forma inusuale" per la nuova visita del presidente Usa in Vaticano. "Il Santo Padre – ha spiegato Lombardi – accoglierà il presidente Bush, che sarà accompagnato dalla consorte, signora Laura, alle ore 11 all’ingresso della Torre di San Giovanni nei Giardini Vaticani. Papa e presidente saliranno nello studio al piano superiore per l’incontro privato. Al termine di esso, insieme compiranno una breve passeggiata nei Giardini Vaticani, fino all’edicola della Madonna della Guardia, dove il presidente Bush prenderà congedo dal Papa".

Niente shopping. Per Laura Bush, a Roma a seguito del marito, solo appuntamenti istituzionali. Secondo fonti dell’ambasciata di via Veneto, la First Lady alle 14,30 di giovedì terrà un discorso al consiglio d’amministrazione del Programma alimentare mondiale al Parco dei Medici. L’indomani mattina visiterà il Centro Studi Americani di via Caetani, nel cuore di Roma, dove incontrerà anche i Fulbright American English Teaching Assistants.

I pacifisti. Ma intanto sono già iniziati i preparativi dei pacifisti. I militanti appartenenti al ‘Patto permanente contro la guerra’ hanno spiegato quale sarà il percorso della manifestazione ‘No War’: il corteo mercoledì partirà alle 17 da piazza Esedra e raggiungerà piazza Barberini. L’annuncio è stato fatto durante una protesta davanti al carcere di Regina Coeli, nel centro di Roma.

Il trasferimento dei detenuti. I manifestanti, vestiti da detenuti con abiti a strisce orizzontali bianche e nere, si sono incatenati davanti all’ingresso dell’istituto penitenziario, per protestare contro la decisione presa dal Viminale di trasferire circa 230 detenuti. Una iniziativa presa in vista dell’arrivo di Bush, ma che questore e prefetto, negano di aver preso: "Non l’ho chiesto, non me ne frega nulla, non mi serve", ha detto Marcello Fulvi. "Non c’entro niente, noi mettiamo a fuoco un piano per la sicurezza pubblica", ha aggiunto il prefetto Carlo Mosca.

"Decisione ridicola". "La decisione del ministero degli Interni di spostare 230 detenuti da Regina Coeli è grottesca e ridicola", ha detto Piero Bernocchi, rappresentante del Patto permanente contro la guerra. "Una cosa del genere non si era mai verificata a Roma e l’unico precedente l’abbiamo avuto a Genova, nel 2001, per il tragico G8. Inoltre – ha aggiunto il leader dei Cobas -, in queste ore, abbiamo saputo che al Policlinico Umberto I sarebbero stati trasferiti alcuni pazienti per lo stesso motivo: si fa spazio in ospedale, così come nel carcere, per eventuali persone arrestate o ferite. Stiamo organizzando una manifestazione pacifica – ha concluso Bernocchi – la tensione intorno al corteo non l’abbiamo creata noi".

La partenza di Bush è stata fissata per il pomeriggio di venerdì.