Calcio/ Capello, Ancelotti: è scontro. Il Ct inglese contesta, e si dissocia, la sua descrizione sulla biografia dell’allenatore del Chelsea.

Fabio Capello, dal ritiro della Nazionale inglese in Kazakistan, alza la voce:«Premetto che il libro non l’ho letto — dice, — ma non mi riconosco nella descrizione che mi riguarda. Qualche volta mi è capitato di scontrarmi con un giocatore, uno solo.

Con i giocatori parlo, ma non ci vado a cena. Come non vado a cena con i giornalisti, preferisco portarci mia moglie o gli amici. La mia regola è semplice: rispetto i giocatori e pretendo il loro rispetto. Tutto qui. Ognuno ha il suo stile. Se uno vuol essere amico dei giocatori, dei giornalisti, liberissimo.

Ancelotti ha vinto col suo stile, io con il mio». Ma Ancelotti al Chelsea? «E’ la sua prima volta all’estero, una nuova avventura per lui. Spero che faccia bene, con tante soddisfazioni per sé, per la squadra, per Abramovich e tutto il Chelsea».

La pietra dello scandalo sono alcune frasi, scomode, inserite nella biografia dell’allenatore emiliano:”Capello non mi piace”, poi “Io e Fabio avevamo e abbiamo caratteri diversi”. “Il rapporto non è decollato, tra noi, è successo così”.Un Capello “serio, serissimo, burbero”.

Contrario al dialogo. Il Sun riporta anche il racconto dello scontro nello spogliatoio di Milanello tra il tecnico e Gullit: “Gullit l’ha appeso al muro… sono sicuro che molti tifassero Gullit, ma tutti insieme li abbiamo divisi”.

Nel libro Ancelotti sottolinea anche i punti a favore di Capello. Tipo: “Dopo scene del genere cancellava tutto, ripartiva da zero, per il bene della squadra. E anche suo”.

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