FRANCIA ASSUME PRESIDENZA UNIONE: SARKOZY, ”L’EUROPA NON FUNZIONA, ORA CAMBIARE”

Pubblicato il 30 Giugno 2008 - 23:37 OLTRE 6 MESI FA

Sarkozy_tv L’Europa «non funziona»; quindi si deve «cambiare profondamente» il modo di costruirla perché la gente «comincia a chiedersi se non sia meglio proteggersi su scala nazionale». Nicolas Sarkozy, a poche ore dall’inizio della presidenza di turno francese dell’Ue, delinea le sue priorità per l’Unione in un discorso in tv di un’ora e un quarto nell’ora di massimo ascolto.

In attesa che alle 23 cominci la procedura che farà brillare di blu la Tour Eiffel, nella quale saranno incastonate 12 stelle d’oro simbolo dell’Ue, Sarkozy ha chiarito che la Francia intende portare fino in fondo il suo programma, o almeno provarci. E che il problema irlandese, «che rende più difficile il nostro compito», dovrà essere «circoscritto».

«I cittadini hanno ragione, l’Europa preoccupa – ha detto Sarkozy sulla tv pubblica France 3 – ci sono stati errori nella sua costruzione» e ora «si deve cambiare». Sarkozy ha ricordato che l’Europa «fu costruita per fare la pace, e ha funzionato. Poi per la prosperità, e ha abbastanza ben funzionato. Quindi per la democrazia, e ha funzionato, perché la famiglia europea si è riunita e il muro di Berlino è caduto. Ora ci si attende che protegga gli europei contro i rischi che la mondializzazione presenta. E su questo non funziona».

Il no dell’Irlanda «complica il nostro compito – ha ammesso Sarkozy – ora la priorità è circoscrivere il problema agli irlandesi mentre gli altri, e penso agli amici cechi, continuano a ratificare. Andrò in Irlanda – ha spiegato – per capire che è successo e perchè, cosa si può fare. Ma non abbiamo tempo, a giugno 2009 si vota. Vedrò con loro cosa conviene fare, ma se non facciamo Lisbona siamo sotto il trattato di Nizza, senza la Croazia. Non si allarga più se non siamo capaci di darci delle istituzioni. Credo che il nostro interesse sia allargarci ai Balcani, ma non ci si può allargare demolendo l’Europa».

Tra le proposte lanciate dal presidente alla vigilia dell’inizio del semestre Ue ci sono l’energia nucleare con impulso alla costruzione di generatori di nuova generazione, energie rinnovabili e un programma di economia di energia. Oltre al taglio del 20% dell’emissione di Co2 rispettato da tutti i membri, Sarkozy proporrà ai partner di abbassare al 5,5% l’Iva sui prodotti ecologici, dall’auto alle costruzioni che rispettano i criteri ambientali. Perché, ha aggiunto, «non è normale che quando costruite una casa che consuma meno energia, vi costa di più di quando ne costruite una che non economizza».

La Bce si occupi anche della crescita. Bisogna «preservare» la Bce e la sua autonomia, ma la Banca centrale europea deve occuparsi «anche della crescita e non soltanto dell’inflazione». Perché, ha spiegato Sarkozy, «l’inflazione di 30 anni fa non c’entra nulla con quella di oggi», quella era strutturale, dovuta «al pieno impiego e alla scarsa concorrenza», quella di oggi «all’esplosione delle materie prime». Quindi, alzare i tassi non comporterà mai una «limitazione del prezzo del barile di greggio».

L’imigrazione. «Non si deve più regolarizzare in massa, e se lo si fa, in ogni caso, bisogna chiedere il parere dei paesi vicini, perchè regolarizzando in casa propria si accolgono anche quelli che sono nello spazio Schengen. Serve una politica di immigrazione comune». Sarkozy ha ribadito infine in tv di voler far approvare il «patto per l’immigrazione» con il quale l’Ue «deve mettersi d’accordo per proteggersi insieme».