G20: I leader mondiali hanno poche ore per salvare il mondo

Gordon Brown ha ufficialmente aperto i lavori del G20; nel saluto inaugurale, il premier inglese ha fatto cenno ad«un alto grado di consenso» tra i capi di stato, cui rimangono una manciata di ore per definire un’intesa che risollevi l’economia mondiale.

Al G20 di Londra i leader mondiali stanno discutendo su una bozza di comunicato finale che include un aumento sostanziale delle risorse finanziarie del Fondo Monetario Internazionale e la creazione di una nuova agenzia che supervisioni per la prima volta gli hedge fund.

Se Barack Obama non vede sostanziali differenze di vedute con Germania e Francia, tuttavia non c’è accordo sulle cifre: sulla quantità di soldi con cui dotare il Fmi, sui soldi da destinare agli aiuti all’export e sulla lotta ai paradisi fiscali.

Pe il nuovo fondo del Fmi si parla di 750 miliardi di dollari; la bozza del comunicato finale prevede di stabilire una scala di sforzi necessari per ripristinare la crescita, ma non contiene impegni precisi sui soldi da spendere.

Il ministro dell’Industria inglese, Peter Mandelson, ha confermato l’accordo per le risorse al Fmi, ma non ha negato tensioni su quanto incrementarle. Germania e Francia spingono sulla necessità di introdurre regole più severe nei mercati finanziari, mentre il direttore generale del Fmi, Strauss-Khan, ha lamentato sul Financial Times il ritardo nel ripulire il mercato di asset tossici.

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