Honduras: reiprendono gli scontri, finora sono 2 i morti accertati

Pubblicato il 24 Settembre 2009 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA

E’ salito ad almeno due il numero dei morti accertati a causa degli scontri tra manifestanti e forze anti-sommossa, che sono tornati a scoppiare in Honduras dopo il rientro a sorpresa di lunedì nel Paese centro-americano da parte del presidente Manuel Zelaya, deposto con un colpo di stato incruento il 28 giugno scorso.

Lo ha reso noto un portavoce della polizia honduregna, Orlin Cerrato, senza peraltro spiegare in quali circostanze sia deceduta la nuova vittima; un uomo di 65 anni era già spirato ieri in ospedale, dopo aver riportato gravi lesioni nei tumulti divampati la notte precedente a Flor del Campo, uno dei sobborghi piu’ poveri della capitale, Tegucigalpa.

Non meno di cinque i feriti di cui si è avuta finora notizia, ma si tratta di una cifra verosimilmente non abbastanza indicativa. Sempre mercoledì i poliziotti avevano fatto massiccio ricorso ai gas lacrimogeni per disperdere migliaia di sostenitori di Zelaya che, in indumenti di colore rosso diventati il simbolo della protesta, stavano attraversando Tegucigalpa per tentare di raggiungere l’ambasciata del Brasile, dove il presidente legittimo rimane asserragliato insieme ai familiari, a una quarantina di seguaci, a giornalisti e dipendenti della rappresentanza diplomatica, frattanto circondata da centinaia di soldati e di agenti armati fino ai denti.

Pesantissima la situazione nell’ambasciata, privata a più riprese di acqua, corrente elettrica e linee telefoniche, e dove le scorte alimentari sono ormai sul punto di esaurirsi.