G8/ Guerriglia a Roma. Arrestati dieci manifestanti, la Digos ferma 36 No global. Scontri a Testaccio e sul Lungotevere. In Abruzzo fermati cinque francesi con mazze ferrate. In azione gli anarchici a Torino

Pubblicato il 7 Luglio 2009 - 08:20| Aggiornato il 8 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Non si sono fatte attendere le prime proteste in vista del G8 de L’Aquila. E con esse anche i primi scontri, verificatisi a Roma. Nella mattina del 7 luglio, i No global hanno manifestato in varie zone della capitale, con una tecnica di guerriglia sparsa: 36 i fermati dalla Digos, otto dei quali intercettati sul Lungotevere mentre lanciavano sassi e bottiglie nascosti in una busta della spesa. Dieci sono stati arrestati e dovranno rispondere di incendio, possesso di oggetti atti ad offendere e blocco stradale. Anche a Testaccio in azione nuclei di black block.

Altri disordini in zona San Paolo, a seguito di un corteo non autorizzato partito da San Giovanni. Incendiati alcuni copertoni di auto in via Cilicia. Fermento anche nella zona dell’Università Roma Tre: alcuni studenti hanno denunciato di essere stati caricati dalla Guardia di finanza. Presso la Sapienza, ha invece sfilato un corteo di circa 30 persone che è poi stato fatto rientrare in sede.

Sempre nella mattina del 7 luglio, un gruppo di circa 20 persone, tutte con casco giallo in testa e volto coperto, hanno bloccato per venti minuti la tangenziale Est di Roma, all’altezza del cimitero del Verano. Tra di loro c’era anche il leader di Action Nunzio D’Erme. I manifestanti hanno esposto uno striscione che ha ricordato il terremoto dell’Aquila e maschere che rappresentavano i volti dei leader degli otto paesi che da domani si riuniranno nel capoluogo abruzzese.

A L’Aquila, invece, i carabinieri hanno fermato una roulotte con a bordo cinque francesi. All’interno, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto alcune mazze ferrate e da baseball. I cinque francesi sono stati denunciati a piede libero per possesso di oggetti atti a offendere.

Nel pomeriggio, circa un migliaio di persone vicine alla Rete No G8 hanno presidiato piazza Barberini, nel centro di Roma. Nell’adiacente via Veneto sono state montate delle alte griglie di metallo, che coprivano in larghezza l’intero manto stradale, a difesa dell’ambasciata Usa. Il corteo spontaneo che è partito da piazza Barberini si è poi sciolto in piazza della Repubblica. Qualche attimo di tensione per alcune bottiglie lanciate all’indirizzo dei giornalisti presenti. Alcuni manifestanti si sono poi recati alla stazione Termini, occupando i binari 16 e 17, ma sono poi stati fatti sgombrare dalle forze dell’ordine.

L’8 luglio invece oltre cento attivisti di Greenpeace hanno occupato quattro centrali elettriche a carbone, a Brindisi, Marghera, Vado Ligure e Porto Tolle. La protesta, come spiega l’organizzazione in un comunicato, in occasione del G8 per chiedere ai capi di Stato di assumere un ruolo di leadership contro i cambiamenti climatici.

Banconote e sacchi di monete immersi in una pozza di sangue (finto) sono stati messi nella notte tra il 7 e l’8 luglio davanti alla sede dell’Unione Industriale di Torino in segno di protesta contro il vertice. Sulla cancellata dell’edificio è stato apposto uno striscione con la scritta: “G8: guerra, schiavitù’, oppressione”, siglato dalla Fai (Federazione anarchica torinese). Il marciapiede è’ stato ripulito nella notte. Un comunicato della Fai spiega: «Non basta un idrante a cancellare il sangue, il sudore, la sofferenza, la schiavitù dei miliardi di esseri umani, vittime delle politiche degli 8 criminali che oggi si riuniscono all’Aquila».

Nella mattinata dell’inaugurazione, cinque attivisti dei comitati aquilani hanno raggiunto il centro commerciale Aquilone da dove i giornalisti nazionali e stranieri prendono le navette per raggiungere il summit. Hanno installato lo striscione “Yes we camp but we don’t go away” presso la rotonda divenuta check point e distribuito ai giornalisti volantini.

Cinque no-global, quattro francesi ed un greco, sono stati fermati dalla polizia in piazza di Spagna, a Roma, mentre stavano esponendo uno striscione contro il G8. Sullo striscione era scritto in inglese: «Fermate il clima freddo. Berlusconi può fermarlo quando vuole».

Quattro giovani olandesi, diretti a L’Aquila, sono stati fermati sulla A24 Roma-L’Aquila, nei pressi di Carsoli. A bordo della loro auto gli agenti della Polstrada hanno trovato mashere antigas e mazze.

Problemi anche per quanto riguarda i rischi di nuove scosse. Continua lo sciame sismico nell’aquilano: dalla mezzanotte alle 10 sono state registrate tre scosse di magnitudo superiore a 2: alle 3.35 (magnitudo 2.8); alle 8.16 (magnitudo 2.2); alle 9.40 (magnitudo 2.4). L’epicentro è stato localizzato nell’area dei monti reatini, al confine tra Abruzzo e Lazio.