Mario Giordano, su Libero attacca Visco: solo ora scopre che le tasse vanno tagliate

Pubblicato il 28 Settembre 2009 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA

Mario Giordano contro Vincenzo Visco

Scrive Mario Giordano sul quotidiano Libero: «È un po’ come se il Mullah Omar comparisse all’improvviso a Las Vegas per invitare tutti i talebani a una festa a base di alcol e lap dance. O come se il Papa facesse capolino all’improvviso in uno studio di avvocati esperti in separazioni matrimoniali per invitare i fedeli cattolici a darci dentro con amanti e divorzi. Ecco, più o meno, è quello che è successo ieri mattina: Vincenzo Visco, il Papa delle tasse, il Mullah Omar delle imposte, il Dracula assetato di sangue dei contribuenti, si è affacciato sulle colonne del “Sole 24 Ore” per dire: ehi ragazzi, ma lo sapete che bisogna tagliare l’Irpef? Proprio così, come un sciur Brambilla della Brianza. Come un qualsiasi artigiano di Conegliano Veneto. E, capirete, (…) (…) noi ci siamo rimasti un po’ male. Noi che siamo sui grandi estimatori, noi devoti osservanti del vampirismo fiscale, noi seguaci zelanti della setta dell’aspiratutto vischiano, ci siamo guardati basiti e perplessi con una domanda che ci ronza in testa: tu quoque, Vincenzo? Anche tu, totem assoluto dello spoliazione della busta paga, tu, sublime inventore dell’eurotassa, tu, padrone assoluto dell’Irap, la “tassa più odiata degli italiani”, tu, sovrano del redditometro, principe del “tovagliometro”, tu che arrivasti persino al mutandometro, tu teorico del grande balzello in avanti, tu inventore di ogni perfida tortura erariale, ebbene: è possibile che anche tu ti sia rammollito come un burro all’equatore? Devono essere gli ozi che ti fanno male. Ricordiamo quand’eri sulla tolda di comando, non la pensavi così. Allora, anzi, dicevi: “Ho la scrivania piena di fax di contribuenti: non aspettano altro che pagare le imposte”».

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