RIFIUTI: BERLUSCONI A NAPOLI, ”LO STATO FARA’ IL SUO DOVERE”

Pubblicato il 30 Maggio 2008 - 11:52 OLTRE 6 MESI FA

Berlusc_bertolaso2 "Lo Stato non farà passi indietro": Silvio Berlusconi torna a Napoli per parlare dell’emergenza rifiuti e annuncia: "Chiaiano si farà. Chi ostacolerà il progetto finirà davanti al giudice". Annuncia fermezza il presidente del Consiglio incontrando governatore della Regione, prefetto, sindaci e forze dell’ordine. "Basta con l’anarchia", dice il premier. Berlusconi critica l’indagine che ha mandato agli arresti domiciliari 25 tra funzionari della Protezione civile e amministratori delle aziende impegnate nello smaltimento dei rifiuti, e invoca la superprocura. "Quell’indagine ha demotivato chi si era impegnato, ma non Bertolaso: lui è un uomo vero".

"Chiaiano si farà. Gli oppositori dal giudice". Berlusconi è stato irremovibile sulla futura discarica: "Chiaiano si farà", ha detto. "Tutte le nostre relazioni tecniche ci indicano che la cava è adeguata. Qualora si decidesse di aprire la cava (le analisi sulla compatibilità del terreno condotte da specialisti anche degli enti locali saranno completate tra una ventina di giorni), sarà dichiarata zona militare, difesa da soldati e chi si opporrà sarà perseguito come persona che ha commesso un reato".

"Quell’indagine che ha demotivato". Critico Berlusconi sull’inchiesta della procura di Napoli contro la vecchia gestione dell’emergenza. "Ha demotivato chi sta lavorando", ha ammesso il premier. "Non credo che queste cose facciano piacere, ma noi andiamo avanti perchè siamo convinti". Magistratura ad orologeria?, hanno chiesto i giornalisti. "La risposta è già contenuta nella domanda…", ha risposto il premier. "Il tutto è stato reso pubblico il giorno prima l’entrata in vigore del nostro provvedimento. Solo Bertolaso non si è fatto intimorire né demotivare, ma lui, per fortuna, è un uomo vero".

"La superprocura si farà". Sulla superprocura, Berlusconi ha ribadito la linea dell’unificazione sotto un’unica regia: "Bisogna unificare perchè si eviti che singoli magistrati locali possano rompere il circuito positivo, spezzando l’anello per risolvere la situazione rifiuti". E’ intenzione del governo affidare alla procura di Napoli il compito di occuparsi di tutti i reati in materia di rifiuti commessi in Campania mentre una corte di tre magistrati deciderà sui sequestri e le misure cautelari. Proposta che non trova tutti i magistrati d’accordo. "Non può sciegliersi i pm", dicono alcuni giudici. Berlusconi però continua sulla sua idea e auspica "che coloro che hanno prodotto provvedimenti nei confronti di esponenti della Protezione Civile, non si ripetano più".

"La soluzione in tre anni". Dà un termine allo smaltimento dei rifiuti Berlusconi: "Il piano è il meglio che si può fare, non certo in tempo breve, ma nel giro di tre anni" finirà l’emergenza. "Dobbiamo trovare delle discariche per smaltire le 7 mila tonnellate che si producono ogni giorno. Le discariche andranno assistite dai termovalorizzatori. Fino alla costruzione dei termovalorizzatori, dovranno essere aperte le discariche e il decreto ne individua di nuove".