Porto Torres, finiti in mare migliaia di litri di carburante

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA

Sarebbero alcune decine di migliaia i litri di olio combustibile finiti in mare l’11 gennaio a Porto Torres durante le operazioni di scarico nella centrale E.On di Fiume Santo. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico convocato  d’urgenza nella mattina di oggi, 13 gennaio, dall’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Denegri, a cui hanno preso parte i sindaci di Sassari, Porto Torres e Sorso, una delegazione di E.On e i vertici della Capitaneria di porto di Porto Torres.

Per accertare fino a dove si è allargata la zona interessata dall’inquinamento è stato utilizzato anche un aereo ultraleggero che ha sorvolato la costa. Dal 12 gennaio, intanto, tutti gli accessi al mare nel litorale di Platamona, da Porto Torres ai confini del comune di Castelsardo, sono stati chiusi ai non addetti ai lavori per evitare alla popolazione il contatto con il materiale altamente inquinante e cancerogeno portato dal mare sulle spiagge.

L’ordinanza verrà revocata solo quando sarà completata la bonifica. ”E’ un gravissimo danno ambientale e d’immagine per tutto il territorio – spiega il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau – ma anche economico per tutte le attività che operano in quella zona. Un danno che dovrà essere quantificato. Ora E. On dovrà fare un piano di caratterizzazione per risolvere il problema. E’ il momento che la società ci dica se ha intenzione di chiudere i gruppi 1 e 2 a carbone che comportano questo tipo di problemi e di costruire il gruppo 5 per cui ha l’autorizzazione dallo scorso mese di ottobre”.

[gmap]