Bonelli: "A Taranto non si parli di risanamento"

ROMA, 4 MAG – ''Come si puo' parlare di risanamento ambientale di Taranto, la citta' piu' inquinata d'Italia e d'Europa quando la Regione Puglia ed il Governo invece di diminuire l'inquinamento hanno autorizzato ulteriori progetti industriali altamente inquinanti per la citta' e dannosi per la salute come ad esempio il progetto 'Tempa Rossa' dell'Eni che prevede il triplicamento della raffinazione di greggio a ridosso della citta' di Taranto, l'autorizzazione del terzo e del quarto inceneritore, il raddoppio della Cementir e l'autorizzazione al raddoppio della produzione dell'Ilva, prima autorizzato e poi contestato dalla stessa Regione'': cosi' il presidente dei Verdi e candidato a sindaco nella citta' di Taranto Angelo Bonelli che ''nei giorni scorsi, a Taranto, e' stato oggetto di un violento attacco da parte del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola''.

''Di tutto si puo' parlare – aggiunge – tranne che di un'attenzione al risanamento della citta'''.

''Quanto all'indagine epidemiologica e' davvero singolare che quello che la Regione non e' riuscita a fare in anni, lo abbia fatto l'autorita' giudiziaria in pochi mesi – continua il leader ecologista -. Ricordiamo che l'indagine epidemiologica rappresenta uno strumento indispensabile per tutelare i diritti dei cittadini nelle aule dei tribunali sia in sede penale che civile''. ''Personalmente – continua – ho visto le pene e il dolore di tanti cittadini che hanno fatto i conti con l'inquinamento. In questi mesi migliaia di uomini e donne tarantini hanno costruito una straordinaria mobilitazione civica ed ecologista per dare alla citta' le risposte che Taranto fino ad oggi ha chiesto e non ha ricevuto. Di certo – conclude – non puo' essere Vendola a stabilire se queste migliaia di ragazze e ragazzi, uomini e donne di Taranto, insieme al sottoscritto amino o no la citta'''.

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