Clima, la Ue fredda Berlusconi: “Tetti CO2 non sono negoziabili”

Pubblicato il 24 Settembre 2009 - 17:44 OLTRE 6 MESI FA

climaLa Commissione Europea chiude la porta in faccia al Governo italiano sulla revisione dei parametri necessari per essere in regola sul clima. «I tetti sulla assegnazione di quote di Co2 non sono rinegoziabili», ha detto la portavoce della Commissione Ue, Barbara Hellfrich.

Il premier Berlusconi aveva infatti scritto una lettera al presidente dell’organo comunitario, Barroso, in cui ha illustrato le difficoltà che le aziende italiane stanno incontrando nell’adeguarsi ai parametri europei e quindi chiedeva una ridefinizione dei paletti.

Ma da Bruxelles la risposta è stata secca: «I tetti sono stati definiti e adottati dalla Commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea», ha aggiunto la Hellfrich. Il piano nazionale italiano sulle emissioni di Co2 è stato approvato nel 2007.

La valutazione degli esperti della Commissione Ue, dopo mesi di negoziato, si è conclusa con un parere favorevole anche se condizionato ad alcune modifiche, in particolare alla riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto.

L’assegnazione annua autorizzata di quote di emissione è pari a 195,8 milioni di tonnellate di CO2, il 6,3% in meno di quanto proposto dal governo italiano, che aveva chiesto di potere attribuire all’industria 209 milioni di tonnellate.

Da Palazzo Chigi è arrivata però la smentita di eventuali pressioni esercitate sugli organi comunitari. «A Bruxelles – si legge nella dichiarazione di Bonaiuti, portavoce di Berlusconi – è stato purtroppo montato un caso sulle emissioni di anidride carbonica. Il caso è noto in quanto il governo italiano ha mandato una lettera al presidente Barroso per segnalare le gravi difficoltà per le aziende italiane a causa dell’assegnazione delle quote di riduzione del Co2».

«Il governo – sottolinea Bonaiuti – non ha mai chiesto al presidente Barroso di rinegoziare queste quote, ma gli ha semplicemente sottoposto il problema, chiedendo il suo personale interessamento per arrivare ad una soluzione condivisa».