ROMA – Pesci e molluschi sono destinati a restringersi a causa del riscaldamento degli oceani, al punto che entro il 2050 il loro peso potrebbe diminuire fino al 20%. La stima, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change, è stata elaborata da un gruppo di ricerca dell’Università canadese della British Columbia e indica che l’effetto potrebbe riguardare in particolare le regioni tropicali.
Il modello messo a punto dai ricercatori ha elaborato il modo in cui la fisiologia di oltre 600 differenti specie marine risponde ai cambiamenti della temperatura in atto negli oceani. Su questa base i ricercatori, coordinati da William Cheung, prevedono che entro il 2050 il peso di molte specie che popolano i mari potrebbe ridursi fra il 14% e il 24%, soprattutto per quelle che vivono nei mari tropicali.
A provocare il cambiamento, secondo i ricercatori, sarà soprattutto la riduzione dell’ossigeno nelle acque e soprattutto la diversa distribuzione e la densita’ delle popolazioni marine.