La mucca che non rutta e non fa peti: il piano di Obama

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2014 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
La mucca che non rutta e non fa peti: il piano di Obama

Allevamento bovino (Foto LaPresse)

NEW YORK – Una mucca che non rutta e non fa peti. Questo il piano di Barack Obama per salvare l’ambiente dalle emissioni di gas metano dei bovini, che inquinano quanto milioni di autovetture. Un piano a base di pillole, diete concentrate sul basilico e stalle comode. Tutti espedienti affinché le mucche non siano stressate e i disturbi di stomaco non possano mettere a rischio la salute dell’intero pianeta e incrementare il riscaldamento globale.

Federico Rampini su Repubblica parla di una “mucca pulita”:

“Flatulenza, meteorismo, esuberanza esofagea dei bovini sono stati in passato argomenti faceti. Non per gli scienziati. Loro prendono molto sul serio i danni della produzione “naturale” di gas che viene dagli animali di allevamento. Una mucca media genera dai 250 ai 300 litri di metano al giorno. Solo negli Stati Uniti, che contendono all’Argentina il più vasto parco-bovini del mondo e hanno allevamenti di tipo industriale, ci sono 88 milioni di bovini. Lo stesso problema peraltro si pone per gli allevamenti di suini; ma buoi, manzi, mucche e vitelli arrivano in testa nella gara dei numeri”.

Anche se le mucche sono responsabili negli Stati uniti solo del 9% delle emissioni di gas serra, la Casa bianca è intenzionata a fare qualcosa:

“Le rilevazioni atmosferiche dimostrano che quegli 88 milioni di bovini rilasciano più gas serra delle discariche di rifiuti, degli impianti di gas naturale, o perfino del controverso “fracking” (la tecnologia che usa getti di acqua e solventi per estrarre gas da rocce e sabbie, contestata dagli ambientalisti)”.

Per questo è stato dato il via al “Cow of the Future Project“:

La missione lanciata dalle autorità federali percorre diverse strade. La prima consiste nell’abbattere drasticamente le emissioni di gas, mettendo le mucche… a dieta. Cioè con opportuni integratori alimentari, supplementi vitaminici e altri prodotti da aggiungere al mangime. La pillola anti-gas, insomma, un po’ come esiste in farmacia per gli esseri umani afflitti da tutti gli inconvenienti della flatulenza o meteorismo. Anche se Tricarico ci tiene a rettificare, puntigliosamente, un dettaglio: “Il 97% delle emissioni di metano, da parte delle mucche avviene sull’estremità anteriore, attraverso i rutti della ruminazione e digestione, non dall’estremità posteriore”.

Diete, pillole e migliore qualità della vita per questi animali, rinchiusi in allevamenti “lager”:

“Tricarico sogna il ritorno a un’Arcadia delle razze bovine: libere di pascolare all’aperto, non più rinchiuse in allevamenti-lager, e con una dieta salutista. Più le pillole anti-gas. Per mettere a punto queste ultime, i ricercatori americani usano anche la ricerca genetica, che dovrebbe accelerare la scoperta del “manime-gourmet”. Un altro filone punta invece a catturare il metano delle mucche, e sfruttarlo immediatamente per la produzione di energia. Una sola mucca, provvista di uno “zainetto contenitore di metano”, potrebbe alimentare il funzionamento di un elettrodomestico come il frigo di casa.”