ROMA – L’Italia provata da dieci giorni di neve e gelo come non si vedevano da trent’anni, si prepara alla nuova ondata di maltempo che dalle prossime ore investira’ tutte le regioni del centro sud con nevicate abbondanti dall’Emilia alla Basilicata: una situazione che, se non sara’ gestita al meglio e con la collaborazione di tutte le istituzioni dello Stato, rischia di portare al collasso buona parte del paese. Ed infatti non e’ un caso che prima di partire per gli Stati Uniti il presidente del Consiglio Mario Monti abbia firmato il decreto che affida al capo della Protezione Civile Franco Gabrielli il coordinamento delle operazioni per adottare ”ogni indispensabile intervento” al fine di garantire ”gli interessi primari dei cittadini”. E soprattutto gli assicura la copertura finanziaria necessaria a far fronte alle spese.
Cosi’ come non e’ un caso che nella nota di palazzo Chigi al termine della riunione tra governo ed enti locali per fare il punto sulla situazione, si sia voluto sottolineare la ”perfetta intesa” tra tutti i soggetti coinvolti con l’obiettivo di ”affrontare con determinazione e coesione” la situazione. Il governo ha anche assicurato che ”con i tempi tecnici” si mettera’ mano alla legge 10 del 2011 che ha di fatto ‘svuotato’ la protezione civile delle sue competenze. Come? E’ molto probabile che si decida di ridare al Dipartimento ogni potere operativo e di spesa in caso di emergenza, tirando fuori i ‘Grandi eventi’. Una soluzione che lo stesso Gabrielli caldeggia da tempo. Dunque stop alle polemiche che hanno caratterizzato la settimana e tutti al lavoro per evitare che una perturbazione ampiamente annunciata da giorni si trasformi nell’ennesima tragedia italiana.
D’altronde la nuova ondata di maltempo arriva in una situazione gia’ abbondantemente compromessa: in Basilicata, ma anche nell’entroterra delle Marche, dell’Umbria, dell’Emilia Romagna, dell’Abruzzo e del Molise, del Lazio e della Campania ci sono decine di paesi sommersi da oltre un metro di neve. Centinaia di strade secondarie sono praticabili a fatica e solo con le catene o i pneumatici da neve. Gia’ 500 sono i milioni di euro persi dal settore agroalimentare, migliaia sono ancora gli utenti senza energia elettrica, centinaia quelli senz’acqua, mentre prosegue l’emergenza gas, anche se il distacco delle utenze ‘interrompibili’ ha permesso un risparmio di circa 15 milioni di metri cubi al giorno. Ed alle oltre 40 vittime dei giorni scorsi, si sono aggiunte le cinque di oggi, in maggioranza anziani uccisi dal freddo di questi giorni.
E’ vero che la giornata di oggi ha concesso una tregua, ma le previsioni dicono che domani ricomincera’ a nevicare e le temperature scenderanno di nuovo: non si escludono, ha confermato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nella sua informativa alla Camera, ”eventi eccezionali”, con il ‘blizzard’ che portera’ neve, vento e gelate. Dopo un veloce passaggio sul nord est, stanotte, l’aria artica colpira’ tutto il centro sud a partire dalle prime ore di domani: alle temperature in rapido calo si sommeranno nevicate abbondanti, anche a quote di pianura. Su alcune zone interne della Romagna, delle Marche, dell’Abruzzo e del Molise gli accumuli di neve potranno raggiungere il metro d’altezza e si andranno a sommare a quelli gia’ accumulati. Piogge anche molto intense, invece, su Sicilia, Sardegna e Puglia.
Le Ferrovie hanno gia’ attivato il piano neve e domani verranno sospese diverse linee locali, per evitare che i convogli rimangano intrappolati nella neve con decine di passeggeri a bordo. Anche la circolazione stradale e autostradale sara’ ridotta al minimo: l’invito del Viminale e’ a mettersi in viaggio soltanto in casi di estrema necessita’ e per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate scatteranno i filtri ai caselli per evitare che si intraversino, bloccando la circolazione e rendendo i soccorsi piu’ difficili. ”Siamo pronti per la nuova emergenza – ha detto il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera – abbiamo predisposto il massimo degli strumenti per affrontare l’emergenza”.
Neve anche a Roma, dopo la disfatta della settimana scorsa: gli ultimi bollettini prevedono sull’area della capitale tra venerdi’ e sabato un accumulo di neve tra i 10 e i 30 centimetri. Vista pero’ l’estensione di Roma, con zone che hanno un’altitudine tra gli 0 e i 250 metri, ci saranno zone dove si registreranno significati accumuli di neve e altre dove la neve cadra’ mista a pioggia. Il Sindaco Alemanno, d’intesa con il prefetto, ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici, ma saranno garantiti i servizi d’emergenza e le strutture funzionali del soccorso pubblico. E scattera’ alle 6 di domani mattina l’obbligo di catene o pneumatici da neve per tutti e il divieto di circolazione a moto e ciclomotori, mentre sulle strade sono gia’ schierati mezzi e uomini per evitare il bis di venerdi’.