Nucleare, il fisico Bernardini: “Il Pd riveda le sue posizioni, basta con la demagogia”

Pubblicato il 18 Maggio 2010 - 20:55| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Carlo Bernardini

La ricerca sul nucleare è ferma e la politica cavalca le paure della gente. E poi smaltire il fotovoltaico costa molto di più. A dirlo è Carlo Bernardini, fisico dell’Università La Sapienza intervistato dal Riformista. Secondo Bernardini la paura per il nucleare sarebbe immotivata: “Gli incidenti avvenuti nelle centrali occidentali negli ultimi anni-spiega- sono di ordinaria ingegneristica: una valvola fabbricata male che non funziona, un condotto che si buca. Ma se abbiamo un’ingegneria meccanica ordinaria, idraulica, elettrotecnica, che funziona bene, non ci sono motivi per dubitare della sicurezza”.

Bernardini solleva poi il problema di tutti quegli imprenditori che hanno investito nel fotovoltaico e che non hanno ricevuto gli incentivi statali sperati. Ma tra vent’anni “dovranno trovare il modo di smaltire le celle fotovoltaiche che sono piene di sostanze tossiche”. Insomma, mentre il fotovoltaico ha delle scorie che inquinano nel breve termine, non si capisce perchè “tutta questa agitazione per il fatto che tra un milione di anni ci saranno delle sostanze radioattive sepolte”.

E la svolta su nucleare del governo Berlusconi? “Non mi fido per niente-riprende Bernardini-. Non mi fido del fatto che Berlusconi abbia già trattato la questione con Putin. Che sta combinando? Il premier russo ha il problema di dover smantellare i sottomarini atomici, lo vuole far fare agli italiani?”. E la sinistra? “E’ sbilanciata per colpa di alcune frange integraliste. Con il nucleare sono riusciti a creare un efficiente gergo volto ad inculcare la paura senza spendere tante parole. Pensiamo ai cartelli dei comuni denuclearizzati, pura demagogia”.