WASHINGTON – Un nuovo uragano minaccia le isole dei Caraibi e la costa orientale degli Stati Uniti, mentre Josè punta verso New York e il New Jersey. Si tratta di Maria, che nelle ultime ore ha intensificato la propria forza, raggiungendo categoria 5.
Maria sta seguendo lo stesso percorso di Irma, che si è abbattuta qualche giorno fa tra Caraibi e Stati Uniti come categoria 5, provocando in totale oltre 80 morti.
In via precauzionale sono già stati sospesi i voli per Guadalupa e Martinica. In particolare in Martinica il livello di allerta è stato innalzato a ‘viola’, il più elevato sulla scala del rischio. Scuole e uffici pubblici sono stati chiusi mentre a Porto Rico è stato dichiarato lo stato di emergenza. L’isola non ha ancora smaltito gli evacuati che si sono rifugiati nei centri di accoglienza per Irma e ora gli abitanti devono prepararsi per un altro uragano catastrofico.
“E’ ora di cercare riparo – ha detto il governatore Ricardo Rossellò – o di spostarsi verso un centro di accoglienza statale perché i soccorritori non metteranno a rischio la loro vita una volta che i venti avranno superato gli 80 chilometri orari”. Rossellò ha aggiunto che, vista la portata di Maria, tutta l’isola sarà interessata.
Secondo il centro nazionale americano per gli uragani, Maria potrebbe innalzare di oltre due metri il livello delle acque nelle zone colpite, causando così allagamenti. Intanto Josè viaggia verso il nord dell’Atlantico e si dirige sull’area di New York e del New Jersey. Secondo il centro nazionale degli uragani, la perturbazione, attualmente di categoria 1, interesserà la costa dei due stati tra martedì e mercoledì.
Non è previsto un impatto con la terraferma ma è stato emanato un‘allerta per le zone costiere a causa dei venti forti e delle piogge che potrebbero causare allagamenti. Qui, dove il ricordo dei disastri causati da Sandy è ancora vivo. I venti più forti sono previsti su Long Island, ma mercoledì potrebbero interessare anche il cuore di Manhattan, dove tra l’altro si trovano molti dei leader mondiali per l’Assemblea generale dell’Onu. Sempre secondo gli esperti, Josè dovrebbe indebolirsi a metà settimana a causa del miglioramento delle condizioni meteo.