Vietnam. La pasta di tigre rischia di rendere estinti i felini

Pubblicato il 4 Dicembre 2010 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

Un’associazione ad Hanoi per la tutela degli animali selvaggi sta cercando di opporsi alla vendita di pasta di tigre da parte di autorità vietnamite, mentre la comunità internazionale avverte con preoccupazine che la spravvivenza di quegli animali è in serio pericolo.

L’associazione si è mossa dopo che funzionari governativi locali nella provincia settentrionale di Thanh Hoa hanno acconsentito il mese scorso ad organizzare un’asta di circa 3 kg. di pasta di tigre sequestrata ai trafficanti.

Ritenuta in Oriente, e specialmente in Cina, un medicinale per la cura di svariate malattie, la pasta di tigre è fatta con ossa tritate dell’animale mischiate con acqua, farina di riso, amido e sale.

Il governo vietnamita ha messo al bando la caccia agli animali selvaggi e i prodotti da essi ricavati, ma il ministero dell’Agricoltura consente l’uso delle bestie per ricavarne medicine.

In Vietnam, le ossa di tigre, molto costose, sono usate per fare, oltre alla pasta, una serie di medicine tradizionali, alcune delle quali considerate un aiuto alla sessualià maschile. Sul mercato nero un kg. di pasta di tigre si vende per 10 mila dollari.

Nguyen Thi Phuong Dung, vice-direttrice dell’istituto di Hanoi Education for Nature Vietnam, ha dichiarato che le autorità di Thanh Hoa hanno trovato una ”scappatoia” nella legge per consentire la vendita di pasta di tigre. ”L’asta va contro gli sforzi di conservazione e contribuise a legittimare il commercio degli animali”, ha dichiarato.

”Abbiamo richiesto al governo – ha proseguito – che la pasta venga distrutta al fine di rendere chiaro al pubblico che le autorità non devono consentire il consumo dei prodotti degli animali selvaggi”.

Esperti faunistici riuniti a San Pietroburgo, in Russia, il mese scorso, hanno avvertito che le tigri il libertà potrebbero estinguersi in 12 anni se i Paesi dove ancvora si trovano non agiscono in fretta per proteggere i loro habitat e rafforzare la lotta contro i cacciatori di frodo.