Start2: “La strategia del fornaio” di Vittorio Zucconi su La Repubblica

La firma, tra Washington e Mosca dello “Start2”, il programma di disarmo nucleare, è stata prima di tutto un successo per Barack Obama che ha dimostrato ancora una volta di essere un presidente mediatore. Questa parte dell’analisi che fa Vittorio Zucconi su La Repubblica dello storico accordo tra Usa e Russia.

«L’infinita strada per allontanare l’ombra dell olocausto nucleare – scrive Zucconi – è passata per Praga e ha aggiunto un’ altra pietra miliare alla speranza. Le 1.500 bombe che resteranno negli arsenali americani e russi sono più che sufficienti per garantire la devastazione del pianeta.  Ma la nuova equazione sottoscritta da Russia e Stati Uniti ha una sua rassicurante, rudimentale verità:  meno bombe ci sono, meno probabilità esistono che vengano impiegate per caso, per incidente, o per tentazione.  Anche in questa occasione solenne, come già nella guerra politica per la riforma della assicurazione sanitaria e come intutte lebattaglie che ha ingaggiato dal gennaio del 2009, Barack Obama ha confermato di essere non già il radicale rivoluzionario che la propaganda avversa, e spesso la sua, avevano trasformato in una caricatura, ma l’uomo del compromesso ragionevole».

«E se ridurre a 1500 testate e 800 vettori l’arsenale non è una smobilitazione massiccia – scrive ancora Zucconi – ogni dollaro, ogni centesimo che la Casa Bianca può risparmiare sarà prezioso nella lotta al debito pubblico che il presidente deve affrontare se non vuole stroncare la ripresa in atto e scatenare quella iperinflazione che la valanga di soldi gettati per salvare la finanza ereditata dal disastro bushista e dall’orgia di Wall Street sregolata, promette». […]

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