Crotone, l’ambulante Mustafa El Aoudi racconta come ha salvato la dottoressa aggredita VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2018 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Crotone, l'ambulante Mustafa El Aoudi

Crotone, l’ambulante Mustafa El Aoudi racconta come ha salvato la dottoressa aggredita VIDEO

CROTONE – Sarà premiato dal Comune di Crotone Mustafa El Aoudi, il venditore ambulante che martedì 4 dicembre, davanti all’ospedale della città, ha salvato la vita a Nuccia Calindro, il medico aggredito da un uomo che ha tentato di ucciderla con un cacciavite. “Proporrò alla Giunta – annuncia il sindaco, Ugo Pugliese – il riconoscimento dell’encomio solenne, massima onorificenza cittadina, che spero di potergli consegnare presto nella casa comunale. La comunità gli è grata non solo per il suo pronto intervento, ma soprattutto per aver confermato che l’umanità ed il rispetto delle persone sono le uniche strade percorribili”.

Mustafa è nato in Marocco quarant’anni, fa ma da oltre un ventennio vive nel Crotonese. La dottoressa Maria Carmela Calindro era stata ferita gravemente per via di un fendente al collo. Quando la donna era già a terra sanguinante e stava per colpirla di nuovo, Mustafa è intervenuto.

Il 40enne abita in località Sant’Anna, ai confini tra il comune di Crotone e quello di Isola Capo Rizzuto, con la moglie e i tre figli che sono nati tutti a Crotone anche se lui non ha mai preso la nazionalità italiana. Si guadagna da vivere facendo il venditore ambulante, come la maggior parte dei marocchini arrivati in Calabria quando ancora quello dei migranti non era diventato un fenomeno epocale. Con la sua bancarella di oggetti di ogni tipo staziona tutti i giorno davanti ai cancelli dell’ospedale San Giovanni di Dio. C’era anche questo pomeriggio, quando è scattata l’aggressione.

“La dottoressa passa sempre di qua e mi saluta. La conosco” racconta Mustafa all’Agi. “L’ho sentita gridare e allora mi sono avvicinato. Ho visto quell’uomo che menava con il cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare”. Mustafa spiega quindi come ha fatto a fermare l’aggressore: “Mi sono avvicinato e l’ho buttato giù, poi è scappato e sono andato appresso a lui fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto, allora l’ho tenuto finché è arrivata la Polizia”.

La dottoressa ha trascorso la notte nello stesso reparto dell’ospedale civile San Giovanni di Dio in cui presta servizio ed ora, a circa 12 ore dall’aggressione, ha raccontato di essere più tranquilla. 

Il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Alfredo Manca, ha intanto disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio per Luigi Amoruso, il crotonese di 50 anni che ha ferito gravemente la dottoressa Nuccia Calibro. L’aggressore, incensurato, ha vissuto per molto tempo lontano da Crotone lavorando all’estero come cameriere. Dopo la morte della mamma, avvenuta lo scorso anno per un male incurabile, non sarebbe stato più lo stesso e da ultimo imputava quella morte ai medici dell’ospedale di Crotone presso il quale la donna era stata ricoverata.

In serata il sostituto procuratore Manca e il dirigente della Digos di Crotone Francesco Meduri hanno fatto visita alla dottoressa Maria Carmela Calindro che si trova ricoverata nel reparto rianimazione ma non versa in pericolo di vita. I sanitari l’hanno giudicata guaribile in trenta giorni per le ferite riportate al collo, alla testa e all’addome. Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev pubblica il filmato.