Merkel all’Europarlamento, ululati dagli euroscettici. Tajani: “Serve un veterinario?” VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Novembre 2018 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA
Merkel all'Europarlamento, ululati dagli euroscettici. Tajani: "Serve un veterinario?" VIDEO

Merkel all’Europarlamento, ululati dagli euroscettici. Tajani: “Serve un veterinario?”

ROMA – “Serve un veterinario?”. Così il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, è intervenuto in difesa di Angela Merkel durante il suo discorso, forse l’ultimo da cancelliera di fronte alla plenaria di Strasburgo, dopo la sua decisione di non ricandidarsi nel 2021. Tanti gli applausi per la Merkel ma anche diverse contestazioni dalla parte destra dell’emiciclo, dove siedono i gruppi euroscettici. Nelle parti più europeiste del discorso, i deputati critici hanno contestato la Merkel a colpi di ululati e di buu. Di qui l’intervento dissacrante del presidente Tajani che per riportare la calma in aula ha detto: “Non sapevo ci fossero lupi in Europarlamento”.

Il discorso pronunciato dalla cancelliera ha quasi il tono del lascito politico. Un monito perché l’Europa resti unita e “non risorgano nazionalismi ed egoismi” che hanno condotto il Vecchio Continente alla guerra. Ma anche un appello a un’Europa “più strutturata” che non “si pietrifichi” senza riuscire ad adattarsi alle esigenze attuali. Perché la costruzione comunitaria nata sulle macerie della Seconda Guerra mondiale “è la nostra migliore chance per un benessere e una pace durature e sicure”.

Tanti gli applausi sull’esercito europeo “complementare alla Nato”, ma anche molte le critiche espresse dai parlamentari. “Merkel muss weg“, era scritto sui cartelli esposti dagli eroscettici. Merkel must go, deve andarsene. Per la decisione del 2015 di aprire la Germania ai rifugiati e per il sostegno alle politiche di austerità. Ma anche per la timidezza nel perseguire una strada più decisamente federalista, ad esempio, e per la contestata tolleranza del Ppe nei suoi rapporti con il leader ungherese Viktor Orban, come sottolineato dai capigruppo rispettivamente socialista e liberale Udo Bullmann e Guy Verhofstadt. 

Dalla cancelliera “è arrivato un messaggio positivo”, riassume il presidente del Parlamento Antonio Tajani, e cioè che “l’Europa deve parlare con una voce sola per contare di più”. Alle prossime plenarie, in vista delle europee di maggio, altri leader dell’Ue sono stati invitati a presentare il loro punto di vista sul futuro dell’Europa. A febbraio toccherà al premier Giuseppe Conte.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev