ROMA – Apre oggi, 12 maggio, a Roma la stazione San Giovanni della Metro C. Con sette anni di ritardo sulla tabella di marcia, il nodo di interscambio della terza metropolitana capitolina con la linea A è finalmente entrato in funzione. “Una giornata storica per Roma e per l’Italia”, secondo la sindaca Virginia Raggi presente all’inaugurazione.
I treni, da Pantano Montecompatri, raggiungeranno direttamente San Giovanni collegandosi al resto della rete metropolitana. La stazione archeologica, la prima a Roma con allestimenti museali tematici, è entrata in funzione alle ore 12. Gli scavi durati circa 3 anni a San Giovanni hanno consentito di esplorare una stratigrafia di oltre 20 metri in profondità. Il risultato è un tour lungo corridoi, scale mobili e banchine nuove di zecca, ma anche tra reperti archeologici esposti ovunque: gusci di molluschi della prima e media eta’ imperiale, grandi anfore del I-II secolo d.C., strumenti in osso lavorato e i piatti colorati dell’eta’ moderna e contemporanea.
“E’ un momento che tantissimi cittadini stavano aspettando – ha detto Virginia Raggi – Portiamo a compimento parte di una grande opera infrastrutturale in una cornice magnifica: una stazione museo. Roma, vetrina d’Italia, comincia a correre verso il futuro e anche l’Italia deve esserne orgogliosa”.
Grandi assenti all’inaugurazione il presidente della Regione Nicola Zingaretti che ha messo oltre 250 milioni di euro nell’opera e Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture uscente che ha finanziato il 70% della Metro C. Ufficialmente, entrambi impegnati in altri appuntamenti, avendo ricevuto l’invito soltanto giovedì. Un gesto che è parso ai limiti dello sgarbo istituzionale.
“Abbiamo iniziato una sorta di viaggio nel tempo – ha aggiunto la Raggi – una parte dei reperti di un’antica villa romana sono stati lasciati visibili e c’è un nocciolo di pesco ed alcuni semi che hanno duemila anni, lo trovo incredibile. C’è stato anche il ritrovamento di un galoppatoio nella zona di via Sannio. È stato fatto un lavoro eccellente, abbiamo saputo coordinare le grandi opere con il passato”.
“Ringrazio i sindaci precedenti – conclude – che hanno visto nascere e hanno voluto questa stazione”. E termina con una promessa: “I cittadini ci hanno chiesto di proseguire l’opera almeno fino a Clodio, pensiamo di portarla fino a Farnesina”. La metro C collegherà, nei progetti della sindaca, gli estremi della capitale attraverso le viscere del centro storico, proseguendo oltre piazza Venezia, fino a Clodio-Mazzini.
LE NOVITÀ
Con l’apertura della nuova tratta e del nodo di interscambio con la linea A, da lunedì cambia anche la rete di bus nelle aree interessate, con l’obiettivo di facilitare i viaggiatori provenienti dalla zona est, diretti in centro e verso la metro B e la Roma-Lido. Le principali modifiche riguardano: la linea 51, che collega la stazione San Giovanni con la metro B e il centro; la 77, che porta al nodo di scambio Ostiense-Piramide; la 81, da piazza Lodi a Prati; la 54, che posta il capolinea al piazzale della stazione Malatesta; la 715, che cambia percorso transitando per la Garbatella sull’itinerario servito dalla 673, ora disattivata.
Le linee 590 e 650, accessibili ai passeggeri a ridotta mobilità, che seguono il percorso della linea A tra Subaugusta e Ottaviano, in direzione centro, effettueranno anche la fermata in via Appia Nuova in prossimità dell’entrata della stazione San Giovanni. Per rendere il servizio bus della periferia più capillare e consentire migliori collegamenti con le stazioni metro è prevista anche la modifica delle linee bus: 056, con il prolungamento a via Marcantonio Raimondi, nel quartiere Giardinetti; 058, con il prolungamento alla stazione metro B Ponte Mammolo, passando all’interno del quartiere di Tor Sapienza e in viale Palmiro Togliatti.
Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.