Avatar 2 non è un sogno, lo rivela lo stesso Cameron

Pubblicato il 8 Gennaio 2010 - 23:08 OLTRE 6 MESI FA

In Italia “Avatar” di James Cameron uscirà il 15 gennaio, ma nel resto del mondo è già il secondo film per incassi, nella stroria del cinema. Il primo è Titanic, firmato sempre da Cameron. Titanic contro Avatar, Cameron contro Cameron. E il film-rivoluzione, la pellicola più attesa di quest’anno avrà un seguito, forse addirittura un terzo, visto che la trilogia sul grande schermo è ormai d’obbligo.

Ad annunciarlo lo stesso Cameron, che sfida se stesso e la grande produzione cinematografica, e la notizia fa il giro dei blog americani e lascia di stucco qui in Italia, dove del grande film ne abbiamo sono sentito parlare. Per il momento. La rivelazione ieri al termine di una proiezione del suo film all’Arclight Theatre di Hollywood e come hanno confermato i suoi addetti agli effetti speciali, sottolineando che il lavoro «sarà molto più semplice rispetto al primo» poiché le costosissime e sofisticate tecnologie necessarie alla realizzazione sono ormai una collaudata realtà. Un annuncio che arriva proprio mentre il suo “Avatar”, al ventesimo giorno di programmazione in quasi tutto il mondo, supera con un incasso di 1.135.383,229 dollari “Il Signore degli Anelli: il ritorno del Re”, fermo a 1.119.110,941 dollari, diventando il secondo incasso di sempre nella storia del cinema mondiale e mettendosi sulla scia del solo Titanic, il blockbuster globale dello stesso Cameron, ancora imbattuto con un bottino di 1.842.879,955 dollari.

Non male per un regista al quale, per l’esordio dietro la cinepresa, fu affidato nell’81 un sequel non certo memorabile come l’horror Piranha paura. Per lui, la decisione di fare cinema arriva dopo aver visto Star Wars nel ’77. Guarda caso, proprio dopo aver visto “Avatar” il suo amico Steven Spielberg ha di recente dichiarato di «non essersi mai emozionato in questo modo» uscendo da una cinema dai lontani tempi di Guerre Stellari.

Da allora, per Cameron sono passati nove film da regista, tre Oscar vinti personalmente e innumerevoli assegnati sempre per le sue opere, numerosi documentari e, nella vita privata, cinque mogli (di cui due attrici e una produttorice) e quattro figli. In queste ore, in cui le sue due creature cinematografiche più costose si sfidano a duello per il record d’incassi di tutti i tempi, Cameron non sta fermo a guardare: il regista, che sta già producendo il nuovo film di fantascienza “Battle Angel”, ha infatti opzionato i diritti del libro The last train from Hiroshima: the survivors look back, che probabilmente adatterà lui stesso per lo schermo.

Durante il tour promozionale di Avatar in Giappone, lo scorso dicembre, Cameron ha infatti parlato a lungo con Tsutomu Yamaguchi, ultimo sopravvissuto ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki e testimone prezioso di quella tragedia, morto il 4 gennaio a 93 anni. Dopo la fantascienza, il regista si confronterà ancora una volta con una grande ricostruzione del passato come fece con Titanic? Certo è che Cameron e passione per tutto ciò che è futuro sono legati fra loro a doppio filo: in maniera più visionaria, con il tanto desiderato viaggio nello spazio sulla stazione orbitante ISS per il quale Cameron è in lista di attesa fin dal 2000. Molto più concretamente, grazie al centro per la prima infanzia a Wichita-Kansas, di cui “Iron James” è proprietario con la moglie Suzy.