Cinema: funerali in rosso per Dino De Laurentis

Cravatte rosse, camicie rosse, sciarpe, scarpette rosse, chi anche solo con una cintura, o un rossetto, tutti, in vario modo hanno voluto rendere omaggio a Dino De Laurentiis, nel giorno del suo funerale, nella cattedrale di Nostra Signora degli Angeli a Los Angeles. La numerosa famiglia De Laurentiis alle 13.30 ora di Los Angeles (le 22.30 in Italia) si e’ riunita intorno alla bara di Dino posta alla fine della grande e moderna cattedrale, poi una processione guidata da Monsignor Kevin Kostelnik ha avanzato con il feretro verso l’altare: Martha De Laurentiis, vestita con un tubino rosso e insieme a lei le figlie del grande produttore italiano, Veronica, Raffaella, Francesca, Carolyna e Dina, il nipote Aurelio.

”Il rosso e’ il colore dell’energia, dell’amore, dell’azione e della forza – ha detto Monsignor Kostelnik – non e’ la vita di Dino?”. Il pastore ha poi ricordato le parole di De Laurentiis in un’intervista: ”Se un film fallisce e’ mia responsabilita’, se un film ha successo e’ per il lavoro congiunto di attori, del regista, dello sceneggiatore e dei costumisti. Tutti meno che del produttore. E’ cosi’ lo accetto”. L’Ave Maria di Schubert cantata da Alexey Sayapin ha anticipato la preghiera dei fedeli letta dai nipoti Giada, Eloisa, Igor De Laurentiis, Luca e Claudio Escriva-De Laurentiis e Tommaso Trento.

Poi c’e’ stato l’intervento di Arnold Schwarzenegger, che ha raccontato, imitando l’accento italiano del produttore, il loro primo incontro, e raccontando che una volta chiese a Dino il segreto del suo successo: ”Cuore e coglioni”, gli rispose il produttore. Il governatore della California ha poi chiesto scusa ai religiosi per il linguaggio adoperato in chiesa. Poi hanno parlato le figlie Veronica Carolyna e Dina: ”Quando penso a lui penso a un leone”.

Infine sono intervenuti i registi David Lynch e Baz Luhrmann. Il primo lo ha definito inarrestabile, energico, grande e qualche volta infantile. ”C’e’ un detto, non fare domani quello che puoi fare oggi. Lui pensava invece: non fare fra un minuto quello che puoi fare in questo secondo”. Il regista di Moulin Rouge invece ha ricordato le ultime ore di Dino: ”Nella mattinata aveva avuto un meeting che riguardava l’apertura di una catena di ristoranti in Cina. Voglio morire anche io cosi’, con il prossimo progetto nella testa. Si dice riposi in pace…in pace certo, ma a riposare Dino non ce lo vedo”. La canzone O’ sole mio ha concluso la cerimonia.

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