Lincoln, c’è un falso storico: “Connecticut votò contro schiavitù”. La denuncia di un deputato

Pubblicato il 7 Febbraio 2013 - 18:56| Aggiornato il 9 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – E Steven Spielberg “inciampò” sul Connecticut. C’è almeno un falso storico, piuttosto vistoso, nel film su Lincoln di Steven Spielberg, nominato a ben 12 premi Oscar. A notarlo è stato Joe Courtney, deputato del Connecticut particolarmente attento alle responsabilità storiche del proprio stato. Centocinquanta anni fa, i parlamentari del Connecticut, votarono a favore del celebre 13/o emendamento che abolì la schiavitù e non si opposero, come invece raccontato nel film.

Il deputato democratico Joe Courtney, che ha scovato la svista ha raccontato al Washington Post: “Ho chiesto agli archivi di Capitol Hill di verificare come sono andate le cose, e ho potuto avere la conferma che il Connecticut votò contro la schiavitù”. Ma non è finita qui, perché il parlamentare è andato oltre, scrivendo una lettera di protesta direttamente a Spielberg: ”Non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie nel vedere rappresentato nel film il mio stato tra quelli che erano nel lato sbagliato della storia americana. Bastava fare un piccolo controllo per non cadere in errore”.

“La licenza artistica e la drammatizzazione cinematografica non consentono di avvalorare un tale errore storico” sostiene il combattivo deputato, che si è laureato in Storia alla Tufts University. Per questo ha chiesto una rettifica prima che il film finisca su dvd, cosa che accadrà il 26 febbraio. Nessuna replica ufficiale da parte della produzione, né dal regista. Ma in difesa della pellicola si è schierato lo storico Christian McWhirter che pur confermando l’errore, ha osservato: “Lincoln è un film storico di eccezionale qualità. Credo che meriti un po’ di tolleranza se contiene qualche errore”.