Mamma li turchi! Ma è solo un festival di cinema

ROMA – E’ partito “Mamma li turchi”, il primo festival in Italia dedicato al cinema turco, con una rassegna che durerà quattro giorni – fino al 25 settembre – durante i quali verranno presentati trenta film di autori più o meno giovani (tra i quali vale la pena citare Yavuz Turgul) che attraverso i loro occhi ci racconteranno questo mondo così vicino e che così tanto ignoriamo: un mondo così profondamente legato alla nostra storia e che pure stentiamo a riconoscere o voler conoscere, la Turchia.

È infatti poco noto ai più quanto abbia di geniale, di vivo e spesso rivoluzionario e anticonformista la ricerca che i giovani artisti turchi da anni conducono nelle più diverse discipline artistiche e in special modo nel cinema, dove spesso è sorprendente la cura per la fotografia e lo studio della luce.

È facile quindi scoprirsi curiosi e lanciarsi alla scoperta di questo “nuovo” mondo, di questo coacervo di culture teso all’inverosimile da una sfrenata necessità di modernità, da questo folle desiderio d’Europa (è qui la follia è veramente bambina) che essi coltivano nei loro cuori.

Presidente onorario della rassegna non poteva che essere il regista italo-turco Ferzan Ozpetek. La sede prescelta è la Casa del Cinema (ex Casina delle Rose) di Villa Borghese.

Le proiezioni, questo è importante, saranno completamente gratuite e tutti i film saranno sottotitolati in italiano. Il programma, scaricabile dal sito della Casa del Cinema, sarà suddiviso in una sezione dal titolo “arrivano con i film” che comprende una selezione della cinematografia turca più recente; una sezione forse troppo semplicisticamente intitolata “di cosa ridono i turchi” che comprende una selezione di tre commedie e ancora due sezioni: una dedicata ai cortometraggi e l’altra comprendente sette documentari.

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