Musica: è morta Lena Horne, star del jazz a Hollywood

Lena Horne

Si è spenta a New York la celebre cantante jazz di colore Lena Horne, la prima ad aver firmato un contratto con una major di Hollywood. Aveva 92 anni. Lo ha annunciato il genero, Kevin Buckley, citato dal New York Times.

La Horne, che proveniva da una famiglia con origini europee, africane e native americane, divenne celebre negli anni ’40 e recitò in pellicole come il musical “Stormy Weather”, con Cab Calloway, e “Due cuori nel cielo”, di Vincent Minnelli con Louis Armstrong, tutte targate Mgm: apparizioni, le sue, tutte limitate a ruoli di cantante che potevano essere agevolmente tagliati quando i film venivano proiettati nel Sud del Paese, dove l’idea di una attrice di colore in qualsiasi ruolo che non fosse quello della servitù non era accettabile.

“L’unica volta in cui dissi una frase ad un attore bianco fu in Show Boat del 1946”, ha ricordato la Horne in una intervista del 1990. Nel remake della pellicola però, qualche anno dopo, la sua parte venne affidata ad Ava Gardner.

Negli anni successivi, le sue critiche all’Esercito Usa per come venivano trattati i militari di colore le costarono una lunga e forzata assenza dai set hollywoodiani. Tornò al successo nel 1957, con la canzone “Lena Horne at the Waldorf-Astoria,” che entrò in top 10 e strappò il record dell’album di una artista donna più venduto nella storia della Rca. Dovette però attendere il 1967 per avere la prima parte da protagonista, in “Death of a Gunfighter” con Richard Widmark.

Nel corso degli anni ’60 maturò l’impegno per i diritti civili, partecipando a numerose proteste e manifestazioni, compresa la marcia su Washington dell’agosto 1963 guidata da Martin Luther King. Recentemente era tornata alla ribalta delle cronache per aver chiesto alla Abc di fermare il progetto di un film televisivo sulla sua vita dopo che la prevista protagonista, Janet Jackson, era finita nell’occhio del ciclone per la vicenda del seno nudo mostrato durante il Super Bowl.

Gestione cookie