HELSINKI – Anche l’accoltellamento avvenuto venerdì 18 agosto a Turku, in Finlandia, è stato un attentato terroristico. Dopo ore di indagini la polizia finlandese ha confermato il timore che subito si era diffuso. Ed emerge che tra i feriti c’è anche una italiana, la ricercatrice Luisa Biancucci, di 30 anni.
Lisa Biancucci è toscana, si è laureata in Scienze dell’educazione nella sede di Arezzo dell’Università di Siena e ha successivamente conseguito un master in Etnologia e Antropologia culturale nell’Ateneo senese.
Quando Lisa Biancucci è stata aggredita era con la sua bimba di sei mesi, in carrozzina: il particolare è stato reso noto dallo zio della giovane ricercatrice aretina, raggiunto al telefono, che vive a Bibbiena, la cittadina di cui è originaria la donna e dove risiedono gli altri suoi familiari. “E’ stato il marito che ha avvisato i genitori ed i parenti a Bibbiena. L’importante – ha detto lo zio – è che lei non sia in pericolo di vita”.
“Avevamo aperto un‘indagine per omicidio, ma durante la notte le ulteriori informazioni ricevute sul caso indicano che si tratta di un atto di terrorismo“, si legge in un comunicato della polizia finlandese.
Nell’attacco, avvenuto nel sud-est del Paese, sono morte due persone, due donne di 15 e 67 anni, e altre otto sono rimaste ferite, mentre il sospetto assalitore, un diciottenne marocchino, è stato ferito ad una gamba dalla polizia. Il giovane attentatore mirava esclusivamente alle donne. Sei persone delle otto ferite sono donne.
Nella notte tra venerdì e sabato, durante un blitz in un appartamento a Turku, la polizia finlandese ha arrestato cinque persone sospettate di essere collegati all’accoltellatore. L’assalitore, che ora è ricoverato in ospedale dove la polizia non lo ha ancora interrogato, aveva accoltellato anche altre otto persone, prima di essere ‘neutralizzato’. Il ragazzo era arrivato in Finlandia nel 2016 ma gli era stata rifiutata la richiesta di asilo. Alloggiava in un centro di accoglienza.