LONDRA – La Rai non scherza in quanto al numero di inviati all’estero e, per questo, spesso si scatenano delle polemiche ma la BBC, concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo del Regno Unito, forse la supera e ammette che per coprire gli eventi oltremare, invia troppi giornalisti. Nel tentativo di risparmiare denaro, la BBC ora ha deciso di ridurre il numero di reporter e ha ammesso che, a causa della scarsa comunicazione tra i vari settori, sulle trasferte all’estero il personale era stato raddoppiato.
A Bruxelles, per coprire la cena post-Brexit di David Cameron con i leader europei, la società aveva inviato 17 persone e a Nizza, per l’attentato terroristico c’erano almeno cinque giornalisti. La società nega che lo sforzo per ridurre i costi significherebbe ridimensionare anche l’invio di giornalisti di vaglia, come Fiona Bruce o Huw Edwards. E l’annuncio arriva dopo che il direttore di notizie e attualità, James Harding, ha affermato che è previsto un 10% di tagli sul bilancio del suo settore nel tentativo di risparmiare 550 milioni di sterline per il 2021-22. Un portavoce della BBC ha detto che la società potrebbe “ridurre gli incarichi e “limitare le duplicazioni” di lavoro, così da ottenere il risparmio previsto. Il risparmio, tuttavia, non significa tagli al personale, ma ha anche aggiunto “In un piano di risparmio a lungo termine non si può mai escludere avvenga gradualmente nel tempo”.
La BBC recentemente è stata bersagliata da polemiche dopo la notizia che gli stipendi dei top manager sono aumentati, nonostante si vantasse della riduzione del costi. Il totale degli stipendi elargiti ai dirigenti, tra cui il direttore generale Tony Hall e il direttore BBC Worldwide, Tim Davie, è passato da 3.65 milioni di sterline del 2014 a 3.73 milioni. I costi complessivi del personale, sono passati da 15.5 milioni di sterline a 990 milioni. I dati sono emersi all’inizio di luglio, dalla relazione annuale della società.