Gb, il matrimonio reale costerà 80 milioni di sterline. I genitori di Kate ne offrono 100mila

Pubblicato il 24 Novembre 2010 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

Kate e William d'Inghilterra

I genitori di Kate Middleton hanno offerto di contribuire con 100 mila sterline alle spese del matrimonio della figlia con il principe William. Michael Middleton, un ex pilota, e la moglie Carol, una ex hostess, sono stati ”estremamente generosi e intenzionati a contribuire”, ha detto al Sun un collaboratore del principe Carlo, il padre dello sposo, che si accollerà il grosso dei costi della cerimonia del 29 aprile a Westminster Abbey.

Secondo il Sun i Middleton si preparavano da tempo al grande momento e hanno messo soldi da parte: ”E’ tradizione che i genitori della sposa facciano la loro parte e non si vede perché il loro caso dovrebbe essere diverso”, scrive il giornale. Michael e Carole hanno insistito anche per pagare il vestito da sposa che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere disegnato dalla brasiliana Daniella Helayel, la stilista preferita di Kate e designer del marchio Issa London.

Vogliono pagare per la luna di miele (gli scommettitori puntano sull’isola di Mustique nei Caraibi) e contribuire alla cerimonia in chiesa e al ricevimento. Il Sun fa oggi anche una mappa di Westminster Abbey con la potenziale suddivisione degli illustri ospiti: la famiglia reale dovrebbe occupare la navata destra mentre i Middleton, nella navata sinistra, si sistemerebbero sulle panche davanti ai capi di stato e ad altri reali: tra gli invitati d’obbligo oltre a David e Samantha Cameron, il presidente francese Nicolas Sarkozy e la moglie Carla Bruni e i coniugi Obama. Per Barack Obama le nozze reali creano un piccolo conflitto di agenda: il 30 aprile, l’indomani del matrimonio, è in calendario a Washington uno degli eventi più importanti della stagione sociale della capitale: la cena dell’associazione dei corrispondenti della Casa Bianca a cui il presidente degli Stati Uniti non può mancare.

Obama dovrebbe sottoporsi a un tour de force per rientrare in tempo e ”si sta discutendo se spostare la data”, ha detto Julie Mason, a nome del board dell’associazione, alla rivista online Politico. La data del 29 aprile, che Cameron ha decretato festa nazionale, ha provocato qualche polemica in Gran Bretagna: cade subito dopo Pasqua, osserva oggi il Fiancial Times, e in questo modo crea due ponti consecutivi che potrebbero provocare una prolungata assenza dal posto di lavoro preoccupante in particolare per le piccole e medie imprese. C’è poi chi teme un impatto sul referendum del 5 maggio sul sistema elettorale: le tv saranno occupate full time dalle immagini del matrimonio a danno della campagna.