Grecia. Libero l’anarchico Bonanno, aspettando il processo di appello del 2011

Pubblicato il 24 Novembre 2010 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA

Alfredo Bonanno, l’anarchico italiano condannato nei giorni scorsi da un tribunale greco per complicità in rapina a mano armata e poi rimesso a piede libero, dovrà subire un processo di appello il prossimo anno ma la sua difesa confida che sarà assolto. Bonanno, 73 anni, arrestato nell’ottobre 2009 a Trikala, nella Grecia centrale, è stato condannato a 4 anni per ‘complicità semplice’ e il suo avvocato Joanna Kurtovic ha presentato immediatamente appello.

In seguito a ciò, e in considerazione della non gravità del reato e dell’età dell’imputato, il giudice ha deciso di sospendere la pena e rilasciarlo in attesa di processo, libero di tornare in Italia. Durante il dibattimento a Larissa, l’accusa aveva mostrato l’intenzione di derubricare l’imputazione contro Bonanno e di chiederne l’assoluzione. Il giudice lo aveva però condannato. ”L’atteggiamento dell’accusa ci fa comunque ben sperare che durante l’appello Bonanno sia assolto” ha detto Kurtovic. Christos Stratigopoulos l’anarchico greco accusato di avere compiuto fisicamente la rapina contro una banca di Trikala, è stato invece condannato a 8 anni e nove mesi di prigione.

Bonanno, uno dei maggiori teorici dell’anarchismo insurrezionalista, venne arrestato il 2 ottobre 2009, a 48 ore dalle elezioni legislative greche, dopo che secondo l’accusa aveva aiutato Stratigopoulos a compiere una rapina che aveva fruttato 47.000 euro. Autore di libri culto quali ‘Gioia armata’ e ‘Anarchismo insurrezionalista’, teorico della ‘violenza rivoluzionaria’ e delle rapine per finanziare la lotta, Bonanno aveva respinto le accuse rivoltegli benché il denaro fosse stato trovato dalla polizia nell’albergo dove alloggiava.

Stratigopoulos aveva confermato la sua versione dei fatti. In varie occasioni i gruppi armati insurrezionalisti greci, avevano chiesto la liberazione degli anarchici arrestati inclusi Bonanno e Stratigopoulos. Dopo essere stato inizialmente incarcerato ad Amfissa, l’anziano rivoluzionario, che versa in non buone condizioni di salute, era stato trasferito nei mesi scorsi nel carcere ateniese di Korydallos.