Migranti, emergenza in Macedonia e Ungheria: 3mila al giorno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Agosto 2015 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

BUDAPEST – Migranti, l’allarme passa dal Mediterraneo ai Balcani: in questi giorni è diventata questa la rotta più battuta. A farne le spesa, come la Grecia e l’Italia, la Macedonia e l’Ungheria.

I profughi approfittano degli ultimi giorni in cui il confine con la Serbia resta aperto: lunedì 24 agosto oltre duemila disperati extracomunitari sono riusciti a varcare la frontiera. Mancano pochi giorni alla fine della costruzione del muro ungherese voluto dallo xenofobo premier Viktor Orban, una barriera lunga 175 chilometri con l’obiettivo di arginare la marea umana. Il confine tra Macedonia e Bulgaria è invece presidiato dai carri armati di Sofia: nessuno vuole accogliere i profughi. E così la Macedonia rischia di diventare il “parcheggio” dei profughi.

L’Ungheria non ne vuole più sapere di arrivi: dall’inizio dell’anno il Paese ha registrato 100mila richiedenti asilo, più del doppio di quelli del 2014. Ad agosto i numeri sono aumentati, toccando quota 1.500 al giorno. E nei prossimi giorni è previsto un aumento: secondo l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) nei prossimi mesi attraverseranno il confine greco-macedone diretti a Nord fino a 3mila migranti al giorno.

Del resto sono i numeri dell’Europa intera a impressionare: nei primi sei mesi del 2015 sono quasi mezzo milione i migranti che hanno chiesto asilo. E il fronte balcanico si conferma una delle più frequentate porte, insieme alle rive greche e italiane.

 

(Foto Lapresse)