Nube vulcanica, cieli europei in tilt: partiranno solo il 30% dei voli previsti

Il traffico aereo europeo non subirà alcuni miglioramento nella giornata del 19 aprile: nei cieli continentali voleranno solo il 30% degli aerei previsti. Lo dice Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza dell’aviazione civile: secondo l’ultimo aggiornamento, Eurocontrol attende nello spazio aereo europeo tra gli 8 mila e i 9 mila voli rispetto ai 28.126 previsti, con un calo del 70%.

La maggior parte dei voli sono stati cancellati per motivi di sicurezza dopo l’eruzione vulcanica in Islanda che ha sprigionato una nube di cenere che adesso si sta aggirando per l’Europa.

Al momento, la maggior parte del traffico civile aereo continua ad essere bloccato: i voli sono totalmente bloccati, oltre che in Italia Settentrionale, in Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Olanda, Polonia, Romania, Slovenia, Svizzera, parte dell’Ucraina e Gran Bretagna.

Secondo Eurocontrol “in alcune di queste zone lo spazio aereo più alto è reso disponibile, secondo quanto osservato e le previsioni sulla possibilità di contaminazione delle polveri” sprigionate dall’eruzione del vulcano in Islanda. “Ma, è difficile – precisa l’ente europeo – accedere allo spazio aereo in quanto nella maggior dei casi l’area che circonda questi spazi non è disponibile per i voli”.

Il 30% dei voli previsto oggi rappresenta il 50% del totale dell’area continentale. Il sud Europa, incluso Portogallo, Spagna, parti di Italia e Francia, l’area dei Balcani, Bulgaria, Grecia e Turchia, così come parti dell’Europa del nord (Norvegia e parti della Svezia) sono al momento aperti al traffico civile.

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