Scandalo Profumo, il figlio di Christine Keeler: “Mia madre non era colpevole”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 8 Novembre 2020 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
Scandalo Profumo Christine Keeler

Scandalo Profumo, il figlio di Christine Keeler: “Mia madre non era colpevole” (foto ANSA)

Il figlio di Christine Keeler, modella che fu al centro dello scandalo Profumo negli anni Sessanta, vuole riabilitare il nome della defunta madre.

Seymour Platt, figlio di Christine Keeler modella al centro dello scandalo Profumo che nel 1961 scosse la politica britannica, rivela di voler avviare una battaglia legale affinché la madre, morta nel 2017 a 75 anni, ottenga il perdono e venga riscattato il nome.

Nel dicembre 1963, Keeler fu giudicata colpevole di falsa testimonianza all’Old Bailey e imprigionata per nove mesi per i reati commessi.

La relazione di Keeler con John Profumo, segretario di stato per la guerra, nel 1961 ha scatenato uno dei più grandi scandali nella storia politica del XX secolo.

Non solo Profumo era sposato e 27 anni più grande di Keeler, allora diciannovenne, ma lei al contempo era amante di Eugenij Ivanov, addetto navale dell’ambasciata russa.

Seymour, nato dal breve matrimonio di Keeler con l’uomo d’affari Anthony Platt nei primi anni Settanta, a un podcast australiano ha detto che è improbabile che la madre ora sarebbe finita in carcere per questo tipo di reato.

Lo scandalo Profumo

Lo scandalo Profumo è venuto a galla nel 1963. L’MI5 temeva che Profumo tramite Christine, avrebbe potuto inavvertitamente trasmettere segreti militari.

Profumo inizialmente aveva negato l’affaire in una dichiarazione alla Camera dei Comuni, e quando alla fine l’ha ammesso è stato costretto a dimettersi.

L’attenzione si era poi spostata sulle attività di Christine, della sua amica showgirl Mandy Rice-Davies e del loro amico e mentore Stephen Ward, l’osteopata attraverso il quale Christine aveva conosciuto sia Profumo che Ivanov.

Ward fu arrestato e accusato di mantenersi con guadagni immorali. Mesi dopo, l’ultimo giorno del processo, fu trovato morto nella sua casa di Londra per un’overdose di sonniferi.

Nell’intervista al podcast So I Quit My Day Job con la giornalista Catherine Mahoney, Platt, 49 anni, ha raccontato anche le presunte relazioni della madre dopo il suo rilascio dalla prigione, con grandi star dell’epoca tra cui Ringo Starr, Warren Beatty e George Peppard.

Ha parlato anche del comportamento inquietante di Harvey Weinstein sul set del film Scandal del 1989, sull’affare Profumo.

Al momento dell’uscita del film, Keeler si era ritrovata di nuovo sotto i riflettori e aveva detto: “Anche un criminale ha diritto a una nuova vita, ma si sono assicurati che io non l’avessi. Non hanno mai smesso di chiamarmi prostituta. Come si può convivere con questo?”.  

Quando è morta, nel 2017 all’età di 75 anni, ha supplicato Seymour, il secondo dei tre figli, di “fare ciò poteva affinché emergesse la verità”.

Ora, Platt rivela che il suo team legale si sta preparando a dare il via a una richiesta di “perdono” per riscattare il nome della Keeler.

“Riteniamo che non sarebbe mai dovuta andare in prigione. E oggi non sarebbe stata dichiarata mai colpevole”.

Seymour ha  raccontato che dopo il rilascio, la madre frequentava i party con alcune delle più grandi star del mondo.

“Era molto, molto ricca poiché dopo il carcere ha venduto le sue storie ai giornali per somme enormi”. (Fonte: Daily Mail)