LONDRA – Ha dimenticato per 9 giorni di togliere l’assorbente interno e quando se ne è ricordata ormai era troppo tardi. Emily Pankhurst, una ragazza di Maidstone nel Kent, ha rischiato di morire per la sindrome da shock tossico provocata proprio dal tampone interno tenuto troppo a lungo. La giovane ha raccontato dall’ospedale dove è stata ricoverata d’urgenza: “Quando l’ho tolto era totalmente nero e poi ho avuto il malore”.
La ragazza che studia criminologia alla University of Canterbury in Kent è rimasta per 3 giorni in terapia intensiva a causa della sindrome da shock tossico provocata dall’aver dimenticato l’assorbente interno per 9 giorni nella sua vagina. Al sito Metro la giovane ha raccontato:
“Quando alla fine ho realizzato di aver dimenticato l’assorbente interno in me l’ho tirato fuori ed era totalmente nero e ovviamente pieno di batteri. Non avrei riconosciuto cosa fosse a parte per il cordoncino. E’ stato orribile, l’ho immediatamente gettato nella spazzatura e mi sono sentita male. Ma giusto dopo mezzora ho iniziato a delirare e la mia pelle era pallida, avevo dolori e mi hanno portato in ospedale in ambulanza, dove mi hanno detto che mostravo i sintomi di una grave sepsi ed ero molto grave”.
La Pankhurst è rimasta per 3 giorni in ospedale sotto morfina, per sedare i forti dolori, e la sua storia ha richiamato l’attenzione su questa sindrome che può essere molto pericolosa ed è causata da un’infezione batterica che si manifesta con febbre alta sopra i 39 gradi, vomito, diarrea, dolori muscolari, vertigini e rush cutaneo. L’Nhs, dipartimento della salute britannico, ha dichiarato:
“Il ruolo degli assorbenti interni nella sindrome da shock tossico rimane inspiegato. Una teoria è che se si lascia un tampone nella vagina per molto tempo, cosa che accade con diversi tipi di tamponi interni, può diventare un terreno fertile per il proliferare dei batteri”.