Ucraina, "lividi Timoshenko non dovuti a percosse"

KIEV – I lividi sul corpo di Iulia Timoshenko non possono risalire alla notte tra il 20 e il 21 aprile, come sostiene la leader dell'opposizione ucraina, e sono stati provocati dall'impatto con degli "oggetti solidi" e non da percosse. Lo afferma Vadim Horan, un dirigente della procura regionale di Kharkiv, accusando di fatto l'ex premier di autolesionismo.

"Il meccanismo e la localizzazione – sostiene Horan in un'intervista televisiva – indicano che questi lividi sono il risultato di pressioni contro oggetti solidi non taglienti o di urti, ma non possono essere stati causati da un pugno allo stomaco, come (Timoshenko) dice". La pasionaria della Rivoluzione arancione è in sciopero della fame da più di una settimana, dopo aver denunciato di essere stata picchiata da tre dipendenti del carcere femminile di Kharkiv, dove è rinchiusa da fine dicembre. Le foto dei lividi scattate in carcere dal commissario ucraino per i diritti umani, Nina Karpachova, mostrano ematomi al braccio sinistro, al gomito sinistro e al basso ventre. Gli scatti non sono però stati presi in considerazione dagli investigatori perché sarebbero stati "ottenuti in violazione della legge".

Dietro le sbarre dal 5 agosto scorso, Iulia Timoshenko è costretta a letto da mesi da un'ernia al disco. A ottobre, è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere per aver siglato nel 2009 un contratto con Mosca per le forniture di gas senza il consenso del governo da lei guidato e a un prezzo ritenuto svantaggioso da Kiev. La sentenza, considerata politicamente motivata da numerosi osservatori, è stata confermata in appello a fine dicembre.

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