Acque reflue di Roma e Milano: Rna non è il virus, nessun rischio contagio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2020 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
(quelle di scarico che stanno per essere trattate negli impianti di depurazione)

Acque reflue (Ansa)

ROMA – Deve preoccuparci la presenza di tracce del coronavirus riscontrate nelle acque reflue di Milano e Roma?

No, non deve preoccuparci, non esiste alcun rischio di contagio.

La presenza di RNA virale nelle acque di scarico che stanno per essere trattate negli impianti di depurazione, infatti, non indica che il virus sia attivo.

Cioè in grado di infettare (l’Rna è l’acido ribonucleico, che converte in proteine le informazioni genetiche del Dna, ndr.).

Anzi, queste tracce possono rappresentare un’utile spia per rilevare eventuali focolai.

Carica virale praticamente annientata

Per il Cnr è stato “rassicurante” poter “verificare che il virus viene annientato dagli impianti di depurazione” di Milano e della Brianza “e le acque a valle ne risultano prive”.

Lo afferma il Consiglio nazionale delle ricerche in una nota.

Aggiungendo il commento di Fabrizio Stefani (Cnr-Irsa), Sara Giordana Rimoldi e Maria Rita Gismondo del Presidio Ospedaliero “L. Sacco” secondo cui “alcune indagini preliminari, tuttora in corso, stanno indicando come la vitalità del virus sia del tutto trascurabile già all’ingresso nei depuratori“.

Le tracce sveleranno eventuali nuovi focolai

Nessun rischio, dunque, ma anzi un’opportunità.

“Il materiale genetico del virus Sars-Cov-2 può essere trovato nelle acque di scarico, permettendo quindi di usare questo tipo di campionamenti come ’spia’ della presenza di un focolaio epidemico“.

Sono le conclusioni di uno studio condotto a Roma e Milano dal gruppo guidato da Giuseppina La Rosa, del Reparto di qualità dell’Acqua e Salute, Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità. (fonte Ansa)