Agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto al carcere di Torino: ha 15 giorni di prognosi Agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto al carcere di Torino: ha 15 giorni di prognosi

Agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto al carcere di Torino: ha 15 giorni di prognosi

Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nel carcere di Torino. E’ accaduto la mattina di venerdì 1° ottobre. 

Agente di polizia penitenziaria aggredito da un detenuto al carcere di Torino

Intorno alle 9:45 di venerdì mattina il detenuto, un uomo italiano, avrebbe dato in escandescenze all’improvviso, lanciando in aria computer e scrivanie.

Un agente della polizia penitenziaria è intervenuto per cercare di fermarlo, ma il detenuto si è scagliato contro di lui, sferrando calci e pugni e spintonandolo. L’agente è caduto a terra ed è stato quindi portato all’ospedale Maria Vittoria dove, dopo gli accertamenti del caso, è stato dimesso con 15 giorni di prognosi per contusioni multiple.

La denuncia dell’Osapp, sindacato della polizia penitenziaria

Dura la condanna del sindacato della polizia penitenziaria OSAPP. “Il personale è stanco di subire aggressioni gratuite da parte dei detenuti, che sembrerebbero agire in tale modo perché graziati da eccessivo buonismo, che parrebbe dovuto anche al fatto che molti procedimenti disciplinari redatti vengono fatti scadere mentre altri vengono totalmente archiviati”, è la denuncia di Leo Beneduci, segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria).

“Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza e della tutela dell’incolumità fisica del personale di polizia penitenziaria considerato che i detenuti si rifiutano di entrare nelle celle detentive e bivaccano nelle sezioni in assenza di interventi dei vertici della struttura”, continua il segretario di OSAPP Beneduci. “Questa situazione è intollerabile, non può più tardare un energico intervento dei vertici Regionali che sono ampiamente al corrente della grave situazione del carcere di Torino e del D.A.P. prima che a Torino accada qualcosa di irreparabile poiché il personale è allo stremo ed esausto”.

 

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