Aggredita e rapinata sotto casa, un peluche come esca

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2016 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
Aggredita e rapinata sotto casa, un peluche come esca

Aggredita e rapinata sotto casa, un peluche come esca

PISA – Torna a casa alle due di notte dopo una serata con gli amici, ma poco lontano dal portone vede per terra quello che sembra un gattino abbandonato: in realtà è un peluche, ma quando se ne accorge è già stata aggredita. Il pupazzo era stato messo lì apposta da un uomo, forse tossicodipendente, per attirare la sua attenzione. Riuscito nell’intento, le ha puntato un coltello alla pancia e si è fatto dare i soldi che aveva nel portafogli. Solo dieci euro, come ha raccontato la madre della giovane a Mario Neri del Tirreno. Soldi che di certo non valevano la paura che ha dovuto vivere la ragazza.

Tutto è accaduto in pochi attimi, giovedì sera. Prima di parcheggiare vicino a casa la ragazza era riuscita a schivare quello che sembrava un gattino immobile sulla strada. Poi, una volta scesa dalla macchina, si è fermata per vedere cosa fosse. E’ stato in quel momento che è stata aggredita alle spalle da un uomo. Di lui ricorda solo che era molto alto e che aveva un cappuccio in testa e una sciarpa fin sotto il naso.

Con la voce rotta, forse a causa dell’astinenza, le ha intimato di consegnarle tutti i soldi che aveva, tenendola stretta al collo e puntandole la lama sulla pancia, tanto forte da tagliare il maglione che la giovane indossava.

Lei, che conosce un po’ le tecniche di autodifesa perché il padre militare gliele ha insegnate, ha provato a reagire, ma è riuscita solo a dargli un calcio. Lui continuava a chiederle i soldi: così alla fine lei ha aperto il portafogli e gli ha dato la prima banconota che ha trovato. Solo dieci euro, ma a lui sono bastati, ed è fuggito.

“Quando è tornata a casa abbiamo subito chiamato i carabinieri, ma non ha potuto riconoscerlo, ha raccontato la madre della ragazza al Tirreno. Era spaventata, aveva delle abrasioni sul collo e ad un polso e poi quella riga rossa sulla pancia. Nulla di che, solo una ferita superficiale, ma la lama aveva tagliato la maglia. Cosa poteva succedere se avesse spinto più a fondo?”.