ROMA – Un allarme bomba è scattato sul volo in partenza dall’aeroda Ancona e diretto a Roma di Alitalia la sera del 29 giugno. Una passeggera ha sentito due marocchini parlare in arabo e presa dal panico li ha segnalati. Si è trattato però solo di un falso allarme: i due marocchini infatti non erano attentatori, ma stavano commentando tra loro al momento dell’imbarco quanto accaduto nell’attentato a Istanbul.
Il Messaggero scrive che ormai è psicosi attentati e così quando la donna in fila all’imbarco ad Ancona ha sentito parlare in arabo, vedendo i due uomini, ha pensato si riferissero ad un attacco imminente e ha dato l’allarme:
“I due, peraltro, da tempo residenti in Italia, si erano incontrati casualmente all’aeroporto, e da quello che ha potuto ricostruire la polizia, si scambiavano delle opinioni, normalmente, su quanto accaduto in Turchia, parlando in arabo. Il pilota dell’aereo, però, ha preferito non sottovalutare la segnalazione della donna, e sono subito scattati i controlli della Polaria, della Digos, degli artificieri e del gruppo cinofili. Della ipotetica bomba neanche l’ombra.
Quando un interprete ha chiesto alla passeggera quale parola l’avesse messa in allarme, lei – secondo fonti aeroportuali – avrebbe candidamente ammesso di non conoscere l’arabo. La signora, comunque, ha deciso di non salire sull’aereo, che è regolarmente ripartito poco dopo le 22. A terra sono rimasti altri tre passeggeri, che ormai avevano perso la coincidenza con il treno e non si sono imbarcati per questo”.