Amantino Mancini condannato per violenza sessuale

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 28 NOV – Accusato di aver stuprato una giovane connazionale, conosciuta durante una festa organizzata da Ronaldinho a Milano, nella notte fra l'8 e il 9 dicembre del 2010, ora il brasiliano Amantino Mancini, ex calciatore dell'Inter, del Milan e della Roma, e' stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione del gup di Milano Laura Marchiondelli, che lo ha riconosciuto colpevole di violenza sessuale e lesioni personali.

Condannato a 10 mesi di carcere, per favoreggiamento, al termine del processo celebrato oggi con rito abbreviato, anche l'amico e 'factotum' Gerardo Eugenio do Nascimento, 56 anni, che ha fatto pressioni sulla giovane cercando di convincerla a interrompere l'azione penale anche attraverso pesanti minacce e intimidazioni. Il pm di Milano Elio Ramondini aveva chiesto una condanna a tre anni e 8 mesi di reclusione nei confronti del giocatore, ora in forze all'Atletico Mineiro di Belo Horizonte, che ha gia' risarcito la connazionale violentata. E il giudice gli ha riconosciuto oggi le attenuanti generiche, anche a causa del fatto che l'imputato era incensurato.

Mancini, che ha sempre respinto le accuse dicendo che la donna era consenziente, aveva conosciuto la ragazza, cantante e ballerina, durante una festa organizzata da Ronaldinho in un ristorante a Milano, nella zona di Porta Genova. La giovane aveva bevuto un bicchiere di troppo, si era sentita male e piu' volte aveva perso conoscenza. Mancini si era offerto, cosi', di accompagnarla a casa.

I due erano usciti insieme dal locale e il calciatore, una volta saliti in macchina, approfittando del suo stato di ubriachezza, l'aveva costretta a seguirlo suo appartamento, dove secondo quanto e' emerso dalle indagini sono avvenuti gli abusi. Quindi aveva costretto la ragazza, sua coetanea, a subire un rapporto sessuale, provocandole anche alcune escoriazioni. Poi, la mattina dopo, l'aveva mandata via dandole 50 euro per pagare il taxi. Doveva andare ad Appiano Gentile, alla 'Pinetina', per allenarsi in vista della partenza per Abu Dhabi, dove si sarebbe disputato il mondiale per club. La giovane, il giorno successivo, era andata a farsi visitare al Servizio violenza sessuale della clinica Mangiagalli di Milano e aveva denunciato alle forze dell'ordine una violenza che ha definito ''umiliante''. Una querela che poi ha deciso di ritirare, una volta ricevuto il risarcimento da parte del calciatore.