Anticipo terza dose vaccino, si potrà fare dopo 5 mesi dal completamento del ciclo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Novembre 2021 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA
Anticipo terza dose vaccino

Anticipo terza dose vaccino, si potrà fare dopo 5 mesi dal completamento del ciclo (foto ANSA)

Con l’ok dell’Aifa, in Italia ci si avvierà verso la possibilità di somministrare la terza dose o il richiamo cinque mesi dopo l’ultima inoculazione. E’ quanto riferito dal Governo alle Regioni nell’incontro a Palazzo Chigi sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata del Covid. Una decisione accolta con favore dalle Regioni, che hanno chiesto anche di renderla obbligatoria per sanitari e Rsa. 

Terza dose dopo 5 mesi, via libera dell’Aifa

Via libera all’anticipazione della dose booster in “un’ottica di massima precauzione”. È quanto si sottolinea, secondo quando apprende l’ANSA, nel parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa. In una “ottica di massima precauzione”, considerando che la circolazione virale è aumentata, ed anche sulla base di quanto stabilito negli altri Paesi, è la considerazione della Cts, “può essere considerata appropriata – si rileva nel parere – una anticipazione della dose booster a partire da 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha sollecitato un Super Green Pass che consenta attività solo a chi è vaccinato o guarito. Le Regioni, infatti, hanno chiesto tutte al governo di superare la distinzione in zone di colori e andare verso quella tra vaccinati e non vaccinati. L’obiettivo è premiare i cittadini vaccinati, senza introdurre per loro nuove limitazioni, e offrire certezze alle categorie produttive. Per il presidente della Liguria Giovanni Toti bisogna anche “aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione”.

Nuovo decreto, giovedì il cdm

Durante il vertice il governo ha riferito che giovedì 25 novembre si terrà il cdm per decidere le nuove misure che confluiranno in un eventuale decreto. Le Regioni hanno chiesto di essere nuovamente convocate prima del consiglio dei ministri per un ultimo passaggio di condivisione con i territori su quanto verrà deciso.