Antidepressivi nell’acqua del collega. L’avvelenatore di Beinasco confessa: “Mi sentivo bullizzato”
Pubblicato il 14 Dicembre 2020 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA
Antidepressivi nell’acqua, da un collega, davvero non te l’aspetti. Cioè, ad avvelenarti è un tuo collega di ufficio: siamo a Beinasco, in un’azienda del torinese, a fine settembre. L’avvelenatore ha confessato.
Aveva preso a mettere, l’ha fatto almeno tre volte, degli antidepressivi nel bicchiere d’acqua del collega. Che poco dopo stramazzava tramortito e sedato. E’ andato all’ospedale: al pronto soccorso hanno dovuto accogliere anche la moglie. Si era sentita male.
Antidepressivi nell’acqua del collega: confessa l’avvelenatore di Beinasco
Le analisi di laboratorio hanno indirizzato le indagini: gli hanno trovato le tracce di benzodiazepine. L’avvelenatore ce l’aveva a casa: erano gli antidepressivi della madre anziana deceduta da qualche mese.
Qualcuno ha avvelenato la vittima, i carabinieri indagano sul posto di lavoro, fra i dipendenti ricorre il nome di un collega giudicato un po’ strano.
I carabinieri gli fanno visita e scoprono gli antidepressivi. “Mi sentivo bullizzato” ha confessato giustificandosi. Lesioni aggravate, questo il reato che gli contesta la procura.
A Bra una dipendente versava da mesi gli ansiolitici nel caffè della collega rivale
Un caso analogo, a Bra, vide protagoniste due colleghe di lavoro. Stavolta in una compagnia di assicurazione. Una delle due, avvelenava sistematicamente l’altra: per mesi le versava ansiolitici nel caffè.
Temeva di essere licenziata, si è mesa in testa di eliminare una rivale in ufficio. Le hanno dato 4 anni, per lesioni aggravate. (fonte La Repubblica)