Appaltopoli: due nuovi indagati per l’appalto della scuola marescialli

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

Diego Anemone

Due nuovi indagati nell’ambito dell’inchiesta fiorentina sull’appalto per la scuola marescialli, filone toscano dell’indagine sui grandi eventi. Si tratta di due consulenti tecnici, uno di parte, l’altro di ufficio, nominati nell’ambito del lodo arbitrale fra il ministero delle infrastrutture e l’impresa Btp. Gli indagati sono il consulente tecnico di parte, Paolo Leggeri, e quello di ufficio, Sandro Chiostrini. L’accusa, per entrambi, è corruzione.

In base a quanto si apprende, Chiostrini avrebbe ricevuto l’incarico grazie all’interessamento dei vertici della Btp, Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, che avrebbero fatto pressioni sul collegio arbitrale. Leggeri, consulente tecnico della Btp, sarebbe stato incaricato dall’impresa di tenere i contatti con Chiostrini.

Sempre in base a quanto si apprende, a Chiostrini si contesterebbe di aver violato il dovere di imparzialita’ richiesto dal suo ruolo, compiendo una serie di attivita’ funzionali agli interessi della Btp, con la quale avrebbe anche concordato una serie di atti relativi al lodo arbitrale. Gli investigatori avrebbero concentrato l’interesse sulla retribuzione dell’incarico di Chiostrini, di circa 100 mila euro.

La Btp si era aggiudicata l’appalto nel 2001, ma fu poi estromessa in seguito ad un contenzioso aperto con lo Stato da Fusi per questioni relative agli indici di sismicità. Nel 2006 il ministero, con altra procedura, assegnò i lavori ad Astaldi. Nel 2007, il lodo arbitrale riconobbe alla Btp un risarcimento di 34 milioni di euro.