Attentati Parigi. “Aiuto c’è Salah in Italia”. Ma era sosia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2015 - 19:37 OLTRE 6 MESI FA
Attentati Parigi. "Aiuto c'è Salah in Italia". Ma era sosia

Attentati Parigi. “Aiuto c’è Salah in Italia”. Ma era sosia

MACERATA – Una chiamata ai carabinieri per segnalare che Salah Abdeslam, il killer dell’attentato di Parigi del 13 novembre, era a bordo di un’auto in viaggio lungo l’Adriatica nelle Marche. Un automobilista ha visto l’uomo al volante dell’auto e ha lanciato l’allarme, che si è rivelato falso. L’uomo alla guida dell’auto vicino Civitanova Marche la sera del 23 novembre, nella provincia di Macerata, era solamente molto somigliante all’attentatore.

L’allerta parte nel pomeriggio del 23 novembre, quando un automobilista ha creduto di riconoscere l’attentatore di Parigi a bordo di una vettura in transito lungo la Strada statale 16 e ha chiamato i carabinieri: “C’è quel terrorista, Salah Abdeslam, in viaggio lungo l’Adriatica…”.

L’allarme, poi rientrato, è scattato a Civitanova Marche. L’automobilista ha segnalato il numero di targa al centralino dei carabinieri e sono scattati i controlli. L’auto è risultata intestata ad un italiano, che ha spiegato ai militari di averla prestata ad un amico maghrebino.

I carabinieri sono andati a casa di quest’ ultimo e hanno constatato che l’uomo, un operaio regolarmente residente nel Maceratese, è del tutto estraneo agli attentati in Francia. Notevole la somiglianza con il ricercato, che è stato avvistato l’ultima volta a Bruxelles, dove ora l’allerta è massima.

Nei giorni scorsi infatti la polizia francese ha diffuso alle forze dell’ordine di altri Paesi europei una sua nuova foto con occhiali e cappellino: secondo gli investigatori ora si fa chiamare Yassine Baghli, mentre per il quotidiano inglese Daily Mail Salah-Yassine si starebbe nascondendo non solo dalla polizia ma anche dai jihadisti dell’Isis che “sarebbero furiosi perché ha fallito la sua missione”.