Autovelox, molti sono finti come spaventapasseri: i Comuni piazzano colonnine vuote Autovelox, molti sono finti come spaventapasseri: i Comuni piazzano colonnine vuote

Autovelox, molti sono finti come spaventapasseri: i Comuni piazzano colonnine vuote

Autovelox, molti sono finti come spaventapasseri: i Comuni piazzano colonnine vuote
Autovelox, molti sono finti come spaventapasseri: i Comuni piazzano colonnine vuote

ROMA – Nei Comuni italiani è boom di finti autovelox. Colonnine vuote usate dai Comuni per spaventare gli automobilisti. All’interno dei cosiddetti totem, infatti, il dispositivo dell’autovelox non c’è quasi mai. E nessuno rischia la multa.

“Questi totem non sono omologati. Anzi – specificano dal dipartimento Trasporti del ministero delle Infrastrutture – non potranno mai essere omologati. Per una ragione semplice: non sono previsti dal Codice della strada”.

“Le colonnine di questo genere possono essere utilizzate per il controllo della velocità a precise condizioni – spiega Domenico Protospataro, vicequestore della polizia stradale – All’interno deve essere piazzato un dispositivo che sia stato omologato e accanto al totem deve essere presente una pattuglia. In modo che ogni automobilista possa rendersi conto del fatto che è in corso un controllo. Non solo: è necessario essere sicuri che il contenitore non alteri la funzionalità del vero autovelox”.

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I Comuni però si difendono e alla fine la spiegazione è sempre la stessa: “L’obiettivo è indurre gli automobilisti a ridurre la velocità. D’altronde il totem risulta ben segnalato”.

“Queste segnalazioni non rientrano tra quelle previste dalla legge – ribadiscono al Ministero delle Infrastrutture – Per questo motivo già più volte ne abbiamo sconsigliato l’utilizzo”.

 

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