Bari. Comprarono case a Punta Perotti, ora chiedono risarcimento

Pubblicato il 9 Ottobre 2009 - 17:52 OLTRE 6 MESI FA

L’area su cui è stato edificato il complesso di Punta Perotti

Punta Perotti non esiste più, ma continua a far parlare di sè anche dopo la demolizione. Infatti 12 persone che avevano acquistato appartamenti nel complesso edilizio, successivamente abbattuto, hanno chiesto al Tribunale di Bari un risarcimento per i danni subiti.

Oggetto della contesa è la responsabilità amministrativa del Comune, che aveva inizialmente concesso le autorizzazioni per la realizzazione dell’insieme di edifici. I 12 avevano stipulato il contratto d’acquisto nel 1998 con la Sud Fondi, una società che fa capo al gruppo Matarrese.

Nel 2001 la Corte di Cassazione assolse i costruttori ma ordinò la confisca di terreni e immobili, per il mancato rispetto di norme urbanistiche e paesaggistiche. Nel gennaio 2009, però, la Corte Europea ribaltò la sentenza, decretando illegittima la confisca: lo Stato italiano fu condannato a pagare i danni morali all’impresa edile, nonché a risarcire i costruttori.

A distanza di 6 mesi, però, non è stato ancora trovato un accordo per il pagamento. Le vicende giudiziarie dell’ecomostro barese sono ancora lungi dall’essere risolte.