Bat-caverna, i Moratti nei guai per un black-out

ROMA – Una lite costata ben più del previsto. E’ quella tra Gabriele Moratti, figlio del sindaco di Milano Letizia Brichetto Moratti, e l’architetto Matteo Pavanello, della Hilite.

Il tutto, ricostruisce Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano, ha inizio la notte di Halloween del 2010. Gabriele Moratti dà una festa nel suo loft da 4 milioni di euro di via Airaghi, a Milano. Moratti mostra agli invitati la super-casa: camere padronali, camere per gli ospiti, bagni, cucina, area party, piscina, ponte levatoio, palestra, ring, poligono di tiro, parcheggio auto, giardino.

La festa va avanti fino a tardi, con musica ad alto volume e luci accese ovunque. Ad un certo punto, però, il sofisticato impianto che gestisce luci-musica-domotica della casa va in tilt.

Gabriele Moratti se la prende con l’impresario che gliela stava completando, Matteo Pavanello, appunto, e non lo paga.

Non l’avesse mai fatto… Pavanello fa causa a Moratti per il mancato pagamento. Solo che in questo modo viene alla luce l’abuso edilizio. L’immobile di via Airaghi, infatti, al catasto risulta essere uno spazio industriale, che può essere usato solo per laboratori artigiani. Ma Gabriele Moratti l’ha trasformato in una vera e propria casa. Anzi: una Bat-casa, con tanto di piscina con acqua salina.

A difendere in un primo tempo Gabriele, scrive Barbacetto, è la madre-sindaco Letizia Moratti: appresa la notizia “dapprima nega, poi minimizza, infine scarica tutto sul figlio, come se lei non ne sapesse niente. “Sono stata a casa di mio figlio solo un paio di volte, così le è sfuggito, ma si è subito corretta: “Nell’immobile di mio figlio”.”

Ma la realtà, scrive sempre il Fatto, è un’altra: Letizia Moratti in quel loft è “andata più volte. Non solo: l’ha frequentata anche durante i lavori di ristrutturazione. A fine 2009, andava nella casa del figlio a fare il bagno in piscina, perché l’acqua salina della Bat-caverna faceva molto bene a un suo polso dolorante. Allora la palazzina era ancora un cantiere ma, quando arrivava l’auto blu del sindaco, i 15 operai uscivano e, per un paio d’ore, lasciavano tranquilla Lady Letizia, a mollo nella Bat-piscina”.

Ma soprattutto, ricorda sempre Barbacetto, i lavori per 620mila euro commissionati a Pavanello sono stati pagati con due bonifici da poco più di centomila euro. A farli è stato Gianmarco Moratti, padre di Gabriele e marito di Letizia.

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